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Visti, rivisti, da rivedere – Metti La Nonna in Freezer

locandinamettilanonnainfreezerClaudia ha una piccola ditta di restauri che però non versa in buone acque a causa di un ritardo nei pagamenti da parte della soprintendenza. Per pagare gli stipendi alle sue dipendenti e amiche ricorre alla pensione della nonna tedesca. Quando questa viene a mancare, la ragazza decide di occultarne la morte, congelandola nel freezer per continuare a riscuotere la pensione, fino a quando sulla sua strada non arriverà un finanziare fin troppo ligio al dovere…

Una rom-com che prende spunto dal cinema americano con una serie di soluzioni registiche e di scelte nella colonna sonora che la fanno risaltare in maniera vincente e con un cast molto ben assortito che mostra un affiatamento e un’aderenza ai personaggi non indifferente. Metti La Nonna In Freezer, pur facendo riferimento sin dal soggetto e dal titolo stesso ad una situazione lavorativa ed economica precaria spesso al centro di molte pellicole nostrane, riesce a non affossarsi nell’analisi sociale spicciola, regalando con ritmo e freschezza una vera e propria commedia che conquista proprio per la sua leggerezza.

Il merito va sicuramente all’affiatamento tra i due protagonisti, Fabio de Luigi e Miriam Leone (quest’ultima in un’interpretazione molto convincente), in grado di mettere in piedi una storia d’amore sì divertente, ma anche molto appassionante. Certo, qualche gag fuori tempo massimo non rende il tutto perfetto (soprattutto se pensiamo a quelle che vedono coinvolte i colleghi del finanziarie e il suo acerrimo rivale che va avanti per raccomandazioni), così come non sempre si riesce ad evitare il rischio cliché. Ma a conti fatti, sopmettilanonnainfreezer1rattutto grazie alle splendide Lucia Ocone e Marina Rocco che ci regalano le battute, i leitmotiv e i momenti più esilaranti del film, Metti La Nonna In Freezer, pur tardando leggermente ad ingranare, si fa guardare col sorriso stampato sul volto e non fa rimpiangere nemmeno per un secondo il tempo speso nella visione.

Questo non significa che bisogna accontentarsi di poco, anche se guardando alla commedia italiana degli ultimi anni è comunque oro colato (con le dovute eccezioni rappresentate da film che in qualche modo si situano sulla stessa lunghezza d’onda, proprio ispirandosi al cinema e alla tv d’oltreoceano, come la saga di Smetto Quando Voglio, ma non solo), ma trovare il positivo in un prodotto che, senza nulla pretendere, intrattiene con un’ironia decisamente apprezzabile.

Trailer del film:

ALESSANDRA CAVISI

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