Animali da Palcoscenico è il nuovo album dei Nobraino (edito dall’etichetta Babobab e distribuito da Warner Music Italy). Il titolo (ma anche la copertina) è tutto un dire su quello che i Nobraino rappresentano in Italia: centinaia i club e i palchi calcati dal gruppo o da Lorenzo Kruger da solo con il pianoforte.
Pubblicato dopo sei anni di silenzio artistico, Animali da Palcoscenico propone un ritorno al cantautorato rock tutto italiano. Un rock ruspante fatto da voce, chitarra, basso e batteria che, pur senza grandi sperimentazioni né particolare audacia, riesce a regalare ottimi momenti di svago e qualche spunto di riflessione. Undici le tracce, di cui nove brani inediti, una cover (quella di Hotel Supramonte di Fabrizio De Andrè), e una traccia podcast propedeutica all’ascolto del brano Glenn Miller, omaggio al trombonista e direttore d’orchestra statunitense.
Il disco si apre con Test di Gravità, un brano autobiografico in cui l’autore fa i conti con la rinuncia di vivere una vita come vuole. Una gravidanza inaspettata mette in atto “una vita che non si può prevedere” fatta da mutuo e bollette da pagare e lavoro part-time. Fermentazione è, invece, un brano decisamente da pogare sotto palco. Di questa canzone e di Glenn Miller sono stati realizzati anche i videoclip. E a proposito di Glenn Miller, il brano dedicato al trombonista americano e al mistero che aleggia intorno alla sua morte, la vera storia del musicista potrete trovarla nel podcast della giornalista Astrid Serughetti, che, come dicevamo, anticipa e introduce il brano stesso.
Bisogna sottolineare che in questo nuovo lavoro dei Nobraino il rock si fa più raffinato. In brani come Esperto di comunicazione e Pixel quello che sembra davvero interessare all’autore è coinvolgere il pubblico su tematiche attuali, nel primo riflettendo sull’importanza di scegliere con cura le parole, da saper dire come e quando per adattarsi ai tempi che corrono, mentre nel secondo si parla di microchip, di tunnel dentro al cuore con la luce in fondo che è di un pixel e di “una vita appesa ad un file”.
Dubbi sul futuro descrive i primi momenti della nascita del sentimento amoroso, quando ti innamori la prima volta e la vita diventa un interminabile pomeriggio di sole, di baci e risate; ma sdraiati su quel prato non ci si rende conto che nel migliore dei casi quello è l’inizio di un percorso a dir poco ambizioso, faticoso ed incerto: la vita di una coppia. L’amore ritorna anche in Canzone d’amore per correre, con una musicalità che richiama la new wave.
L’album si avvia alla conclusione con Arte contemporanea e L’ultimo uomo a cavallo, suoni e testi che si muovono dal demenziale, nel primo brano, al romanticismo, nel secondo. La conclusione spetta alla cover di uno dei brani più significativi di De Andrè, Hotel Supramonte, che i Nobraino ci presentano in una particolare versione psych-rock.
Qui il sito ufficiale della band: https://nobraino.eu/
Qui potete ascoltare il disco:
TALIA MOTTOLA