Corrado fa l’assistente sociale ma si imbottisce di psicofarmaci ed è talmente depresso da decidere di porre fine alla sua vita andando a suicidarsi a Ponte Ciolo, nel Salento. Intraprende così un viaggio a bordo della sua auto scalcinata, accompagnato da Aldo, diciottenne affetto dalla sindrome di Asperger che vuole riunirsi al padre che l’ha abbandonato e da Maria, detenuta appena rilasciata dal carcere che vuole raggiungere sua figlia Lorenza in tempo per un’importantissima gara di canottaggio. Tutti insieme troveranno il modo per apprezzare quello che di buono possono ricevere dalla condivisione delle proprie esistenze alla deriva.
Duo comico fortissimo, spesso in tv al centro di trasmissioni in cui hanno sempre intrattenuto con il loro stile irresistibile, Maria di Biase e Corrado Nuzzo si mettono al timone di questo film, interpretandolo, dirigendolo e scrivendolo, restituendoci una commedia leggera e senza pretese, che però non risulta vuota, sterile e semplicemente spassosa, ma regala anche momenti di delicata riflessione su temi “pesanti” come la depressione, l’abbandono, la solitudine, l’inettitudine e la malattia.
Un viaggio on the road contrassegnato da molte gag da incorniciare, grazie alla naturalezza con la quale i due riescono a trasmettere la risata allo spettatore, ma anche da momenti emozionanti, senza essere mai patetici o melensi, restando in equilibrio fino all’arrivo a destinazione, non solo dal punto di vista geografico con i tre che raggiungono la figlia di Maria e la aiutano a prepararsi per la sua gara, ma anche metaforico con l’approdo ad una dimensione di serenità dovuta all’incontro con l’altro e al riconoscimento dei propri limiti e delle proprie debolezze.
Un messaggio molto semplice e diretto, raccontato senza troppi fronzoli con toni allegri e spensierati e con una comicità genuina e mai volgare. Un ottimo esordio per Nuzzo e De Biase che prendono la disillusione dei loro personaggi e la trasformano in una speranza sgangherata e traballante, facendosi aiutare dai giovani Gabriele Dentoni nei panni del “genio incompreso” Aldo e Cristel Caccetta in quelli di Lorenza, figlia bisognosa di una figura paterna, ma anche del proprio spazio per potersi esprimere totalmente.
Tutti loro in Vengo Anch’io (dove troviamo anche Aldo Baglio, Ambra Angiolini, Vincenzo Salemme, Francesco Paolantoni e Alessandro Haber in delle simpatiche e fulminee apparizioni), danno vita ad una famiglia fatta non di legami di sangue ma di sincera unione, di comprensione e di accettazione, trasmettendo tanto buonumore con sensibilità e con garbo.
Trailer del film:
ALESSANDRA CAVISI