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Consigli per l’avvio del proprio progetto musicale

progettomusicale1La musica è un settore che attira da sempre nuovi talenti. Oggi chi vuole avviare un proprio progetto musicale deve per forza di cose valutare preventivamente tutta una serie di aspetti che sono fondamentali per la sua buona riuscita. Vediamo quindi di capire quali sono i passi più importanti da compiere: dalla necessità di reperire dei finanziamenti, passando per la ricerca del perfetto talent manager, fino ad arrivare alla creazione di uno studio di registrazione a casa propria.

Ottenere dei finanziamenti

Se non si hanno i soldi per avviare un progetto di questo tipo non bisogna scoraggiarsi. Ci sono infatti diversi modi per farsi finanziare il proprio progetto, a partire dai più banali, come ad esempio chiedere supporto ad amici e famigliari che conoscono bene il potenziale, fino a quelli più professionali, come i prestiti online proposti da alcune realtà specifiche del settore bancario, semplici e veloci da ottenere e con rate più basse di quelle che può proporre una tradizionale banca. Presentare una richiesta di prestito online è facile, di solito serve solo un documento d’identità insieme alla busta paga che garantisce la disponibilità di restituire mensilmente il credito avuto. Un altro modo per trovare della liquidità è il crowdfunding con diverse piattaforme telematiche adibite allo scopo. Ci sono anche molti concorsi o competizioni dove viene messo in palio un premio in denaro e concorrere è un buon modo per provare la propria bravura vincendo dei soldi da investire nel proprio progetto musicale. progettomusicale2

Investire al meglio i finanziamenti ottenuti

Una volta ottenuti i fondi necessari, presupponendo che siate già dotati di una strumentazione professionale, è bene investire il vostro denaro prima di tutto nella logistica legata ai concerti. Ma attenzione: invece di affidarvi subito alle agenzie di booking, dal momento che le migliori non selezionano quasi mai artisti sconosciuti “a scatola chiusa”, datevi da fare per procurarvi più date possibili con le vostre stesse forze anche e soprattutto fuori dalla vostra zona, supportando con i vostri fondi le eventuali spese aggiuntive di viaggio e vitto e alloggio non coperte dal cachet. All’inizio è fondamentale sia per farvi conoscere dal pubblico che per farvi notare dalle suddette agenzie di booking serie, che preferiscono sempre supportare gli artisti che sono stati già capaci di crearsi un buon seguito da soli. Ed evitate le agenzie di booking a pagamento, perché quelle che sanno lavorare bene solitamente guadagnano dalle percentuali sui cachet e non tramite pagamento diretto degli artisti.
Contemporaneamente alla ricerca di concerti vi occorre sempre il supporto di un buon ufficio stampa, che vi aiuterà a pubblicizzare le date live ma che vi permetterà anche di passare i vostri brani in radio e ottenere interviste e recensioni. A differenza delle agenzie di booking, l’ufficio stampa è pagato da voi artisti, quindi mettetelo in conto chiedendo preventivi a quelli che vi sembrano i migliori. Oggi avete una vasta possibilità di scelta in questo campo per cui non vi sarà difficile trovare quello che fa per voi.
A questo punto siete pronti per il passo successivo.

Mandatory Credit: Photo by Len Forde/ANL/REX/Shutterstock (1725604a) Brian Epstein Brian Epstein - 24 Feb 1964Trovare un bravo talent manager

Prima di tutto bisogna capire chi è il talent manager e cosa fa: è una persona che sa gestire il talento del proprio assistito e si impegna a potarlo al successo, tramite promozione ed eventi. Il talent manager ha il compito, infatti, di studiare le giuste strategie di mercato e diverse iniziative per far conoscere ed emergere il talento (per questo motivo nella foto abbiamo voluto omaggiare Brian Epstein, senza il quale probabilmente non avremmo mai avuto i Beatles). Bisogna dunque trovare il perfetto talent manager a cui fare riferimento, partendo da quelli specializzati nel promuovere esclusivamente il genere musicale su cui si lavora principalmente. Queste figure professionali di solito hanno molte conoscenze e aiutano a mettere i clienti in contatto con le case discografiche, gli editori e soprattutto il pubblico amante di quel genere musicale, anche sui social che ad oggi sono fondamentali per raggiungere il successo. progettomusicale3

Costruire uno studio di registrazione a casa

Soprattutto quando si è agli inizi della propria carriera musicale è indispensabile poter registrare i propri brani, ma con le tecnologie di oggi se siete bravi non è più necessario dover pagare subito uno studio di registrazione professionale, a cui potrete rivolgervi in un secondo momento quando il vostro progetto sarà già più maturo. Sin da subito potete, invece, facilmente ricreare uno studio di registrazione di tutto rispetto tra le mura di casa. Partiamo dal principio, la prima cosa che serve è naturalmente un computer che abbia almeno il minimo dei requisiti per poter gestire l’ingente mole di lavoro dei programmi di registrazione. Di base diciamo che dovrebbe avere minimo 8 GB di Ram e un hard disk capiente (meglio non scendere sotto i 500 Gb). Subito dopo bisogna cercare un buon software di registrazione musicale che sia completo e potente per un livello professionale. Passando alla prova pratica, assicurarsi un microfono a condensatore con diaframma largo, delle cuffie professionali per ascoltarsi durante l’esibizione e delle ottime casse da monitor per poter riascoltare e monitorare il lavoro fatto. Infine, serve necessariamente insonorizzare la stanza adibita a studio di registrazione per evitare la dispersione del suono, non disturbare i vicini di casa e anche non far finire nelle nostre registrazioni i suoni esterni indesiderati.

Questa è solo una piccola guida, che speriamo comunque possa tornarvi utile. Ricordate sempre che in ogni caso la prima legge non scritta per avviare seriamente il proprio progetto musicale è avere buone idee su cui lavorare… ma questo dovrebbe essere scontato.

TONY DI FIORE

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