L’astrologia, un tempo ritenuta una scienza capace di determinare gli influssi degli astri sul mondo terreno, in questo saggio viene messa fortemente in discussione secondo i principi e gli studi dell’autrice.
Sicuramente oggi giorno il tema divide tanto gli studiosi quanto i semplici appassionati. Anche tra le persone che non masticano tantissimo l’argomento, infatti, c’è una netta divisione tra chi crede che questa antica arte sia tutta “fuffa” e chi invece segue alla lettera oroscopi e tutto ciò ad essi correlato. Naturalmente con diverse persone che si collocano in una via di mezzo tra questi due eccessi.
Di certo c’è che la pratica dell’astrologia è antichissima e risale addirittura a civiltà antiche come quelle babilonesi e maya, cambiando accezione e significato nel corso dei secoli; in ogni caso però ha sempre conservato la sua aurea magica. In questo saggio, invece, l’autrice decide di scardinare tutto il pensiero verticale ed escludente per far spazio ad una spiegazione e ad un significato principalmente femminista e trasversale di lotta all’oppressione, di miglioramento di sè e di consapevolezza. L’intento è quindi quello di allargare le vedute del lettore portandolo verso una nuova prospettiva di lettura degli astri a tratti illuminante anche talvolta un po’ ridondante.
Un sommario con tutte le definizioni presenti nel saggio aiuta a comprendere termini talvolta difficoltosi e sconosciuti che si presenteranno molto spesso durante la lettura.
Quello che sicuramente ad un occhio attento appare lampante è che l’autrice partendo dal sapere che tutti conoscono rispetto agli astri, decide di delineare il proprio percorso fondendo le due cose e portando il lettore a ragionare con il suo pensiero e inaspettatamente a trovarsi spesso d’accordo.
Possiamo concludere che questo è un saggio particolare, inaspettato, sicuramente non per tutti, che va letto con consapevolezza e forse anche un minimo di conoscenza base del tema trattato per non incappare in tecnicismi a volte difficili da comprendere. Tutto sommato può essere definito un libro controcorrente e quindi fortemente accrescitivo di sé.
MARIA SOLE MAZZONE