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Ne “Il giardino dei dispari” Leo Tenneriello racconta una vita intera in 24 ore

leotennerielloilgiardinodeidisparicopertinaIl protagonista de Il giardino dei dispari, l’ultimo romanzo di Leo Tenneriello, edito da Il Seme Bianco, si chiama Aldo Nero, nome che, anagrammato, riconduce a quello reale dell’autore, Leonardo, quasi a costituirne l’alter ego. L’intera narrazione è disseminata di richiami autobiografici, che sembrano suggerirci che tutte le storie si somigliano, che le vite delle persone possono costituire le trame di altrettanti racconti, nei quali chiunque può ritrovarsi. La vicenda si svolge nell’arco di ventiquattro ore con un rewind che lo riporta indietro prima nello spazio e poi nel tempo: il ritorno nella casa dei genitori e poi in quella dei nonni, in una Lucania trasformata in un selvaggio west nostrano un po’ inquietante. Lì ritrova le lunghe estati assolate e solitarie della sua infanzia, le parole e i gesti antichi dei nonni, il culto del pane, emblema dell’essenzialità di una vita autentica, fatta di cose semplici e ben presto immolata sull’altare del consumismo.

La descrizione dei luoghi, delle persone, delle sensazioni è interrotta dal dialogo immaginario con Giulia. Aldo è un uomo colto, intelligente, professionalmente affermato, non esente da un certo autocompiacimento. L’illusione creata dal successo è quella di poter dominare gli eventi, mentre, in realtà, sono proprio essi a tenerci in pugno, a intrappolarci, rivelandoci la nostra fragilità.

Giulia pone Aldo di fronte a se stesso e lo costringe a guardare da vicino le sue debolezze, la sua inconsistenza. Forse Giulia non è che un pretesto per stilare un bilancio della sua esistenza. La vita non è che un lungo racconto che si intreccia con altri racconti, ma, come ci fa notare Aldo stesso, non sempre rappresenta un bel libro da leggere. Nella vicenda di questo “uomo senza qualità” c’è la storia ingloriosa di ognuno, e per questo il suo romanzo diventa uno specchio nel quale ciascun lettore può ritrovare il proprio riflesso. Aldo paragona la sua ricerca a un viaggio, un viaggio nella memoria, pieno di sorprese e di insidie. Cosa lo aspetta alla fine del percorso? Il senso delle cose, ossessivamente cercato e impersonato dalla impalpabile Giulia, resta sempre e comunque, come lei, inafferrabile.

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