“L’amore custodito dal fascino del tempo, e quelle pietre calpestate, di sabato pomeriggio, mano nella mano, ad aspettare che un bacio lungo desse rifugio alle nostre anime. Al cuore si concede questo, e l’infinito tutto, fino a dopo i nostri giorni.”
Sono le parole de Le varie tracce dell’amore, nate dalla penna raffinata di Sena, che rendono il momento di questa lettura delicato e indimenticabile ed essendo ormai prossimi al fatidico giorno di San Valentino, festa di tutti gli innamorati, abbiamo voluto incontrare l’autore che si cela dietro lo pseudonimo Sena per raccontarci di questi suoi versi e del sentimento che li lega e lega tutti noi a loro.
Carissimo Sena, siamo lieti di poter parlare con lei di questa sua nuova opera, Le varie tracce dell’amore. Ci racconti un po’ cosa possiamo trovare tra queste appassionate pagine.
Si tratta di una raccolta piena di pathos dove vengono ripercorse tutte le situazioni della vita quotidiana in cui è possibile ricercare il sentimento dell’amore. Se dovessi trovare un aggettivo per definirla, userei “romantica”.
Nell’odierno, come vede l’amore?
L’amore è il motore della vita quotidiana di ogni persona. È l’essenza stessa della vita perché permette all’individuo di viverla serenamente senza turbamenti.
Quanto è importante, secondo lei, parlare ancora di amore, dopo tanti secoli di poesia, arte e letteratura su questo argomento?
Al giorno d’oggi è essenziale parlare di amore perché, in una società contemporanea sempre più divisa ed invasa da guerre e stravolgimenti di ogni genere, l’amore potrebbe rappresentare l’antidoto per poter permettere ad ogni persona una vita serena.
La poesia è un genere di nicchia. Ha mai pensato di cambiare tipologia di scrittura per poter raggiungere un pubblico più vasto?
Non ho mai pensato di cambiare genere, anzi, il mio scopo è di perseverare ad esprimermi in versi per fare in modo che essa (la poesia) possa trovare sempre più ammirazione e proseliti tra le generazioni future, che poi sono quelle che snobbano maggiormente questo genere letterario. E poi, è l’unico genere che permette alla mia anima di esprimersi liberamente; perché cambiarla?
I suoi prossimi progetti?
Entro l’anno uscirà, sempre per Poetica edizioni, la mia seconda raccolta, intitolata Pensieri in solitudine; poi sto ultimando un’altra mia raccolta che parla di una storia d’amore in versi, dal titolo Apocrifo di amore e delle pene, ma, intanto godiamoci la soddisfazione di aver permesso a moltissime persone, che ringrazio di cuore, di aver dato fiducia alla mia penna, acquistando il libro. Per essere la mia prima raccolta credo sia già un successo.
E noi di I Think Magazine gliene auguriamo molti altri.
VITTORIA LEVI