Il 26 e il 27 luglio un festival dal ricco cartellone e in grado di proporre musica e attrazioni di diverso tipo, per attirare un pubblico eterogeneo e soddisfare tutti i gusti, si svolgerà in una città ed in una zona non abituate a manifestazioni di questo tipo: San Severo, in provincia di Foggia, nella luminosa Capitanata. Si tratta dell’Alibi Summer Festival, che giunge alla sua seconda edizione, benché la sua formula sia radicalmente diversa da quella più semplice realizzata nella prima edizione, comprendendo quest’anno addirittura artisti internazionali di elevata caratura come gli storici Hooverphonic.
Da sempre sostenitori di questo territorio, non potevamo certo perdere un’iniziativa del genere, per questo abbiamo incontrato Marco Matera, titolare e fondatore del locale The Alibi di Foggia nonché ideatore dell’Alibi Summer Festival, che ci ha coinvolti come media-partner dell’evento e in questa intervista ci ha parlato di tutto quello che riserverà questa seconda edizione “da urlo”!
Ciao Marco, partiamo subito presentando l’idea che si cela dietro l’Alibi Summer Fest. Qual è la sua mission e quali le principali evoluzioni dalla prima edizione a quella di quest’anno?
L’evento nasce per portare avanti il progetto iniziato con il The Alibi, live club arrivato ormai a quasi due anni di attività. L’idea alla base è di collocare la provincia di Foggia all’interno di un circuito musicale molto più ampio, portando anche qui la cultura dei concerti. Abbiamo creato un evento in linea con il panorama italiano dei festival, proponendo non solo concerti, ma una serie di esperienze che creano i presupposti per incrementare sempre di più il suo posizionamento sul territorio italiano.
L’anno scorso abbiamo voluto concludere la stagione del The Alibi con una proposta coerente con quanto fatto durante l’anno. La musica è stata protagonista indiscussa della programmazione del club e del festival stesso, con Ron Gallo come ospite internazionale. Quest’anno, invece, il The Alibi è diventato a tutti gli effetti un live club, all’interno del quale sono state prodotte date di vario genere, motivo per cui abbiamo deciso di mantenere tale diversificazione anche nel festival.
In due giornate, il 26 e il 27 luglio, diversi artisti nazionali ed internazionali si alterneranno infatti su tre diversi palchi, accostando l’elettronica al rock, l’indie alla trap. Come avete composto la line-up e quali saranno le principali caratteristiche dei tre palchi?
Nella scelta della lineup abbiamo voluto soddisfare due esigenze: la necessità di dare continuità alla direzione artistica del locale, ma anche la volontà di soddisfare le richieste di tutti, dall’adolescente alla persona più matura. E così il primo giorno sarà caratterizzato da band, mentre il secondo giorno ci sarà spazio per rapper e trapper. I tre palchi offriranno esperienze diverse. Sul main stage il primo giorno si alterneranno generi e epoche diverse, dagli Eugenio in via di Gioia, gruppo pieno di energia e relativamente nuovo, agli Hooverphonic, icona di uno dei periodi più floridi della musica internazionale, tornati sulle scene con un nuovo album incredibile. Nel genere trip e ambient gli Hooverphonic sono preceduti solo dai Massive Attack e li volevamo fortemente sul palco dell’Alibi Summer Fest. Poi ci sono i Subsonica, che ancora oggi si configurano come uno dei gruppi più innovativi del panorama italiano, che si esibiscono per la prima volta nella nostra zona.
Il secondo giorno, invece, sarà dedicato ai generi musicali più in voga, il rap e la trap. Abbiamo avuto la fortuna di lavorare con professionisti seri come Machete e Sideout, che si sono fidati di noi e ci hanno permesso di riunire i principali esponenti della scena.
Gli Hooverphonics e i Subsonica sono praticamente gli artisti di punta (anche perché i più longevi), ma durante il festival si alterneranno anche altri artisti di tutto rispetto, da Capo Plaza ai Fast Animals And Slow Kids, da M¥ss Keta agli Eugenio In Via Di Gioia e molti altri. Quali sono le esibizioni che personalmente attendi con più ansia?
Attendo con ansia proprio il live degli Hooverphonic, perché ciò che mi ha fatto innamorare di questo lavoro è la possibilità di incontrare gli idoli della mia generazione. Mi aspetto uno show di altissimo livello da una band che esiste da ventitré anni e che si è sempre saputa rinnovare, sperimentando diversi generi musicali.
Poi, ovviamente, ci sono i Subsonica, che senza dubbi regaleranno un live spettacolare.
Come dicevi all’inizio, non ci saranno solo concerti all’Alibi Summer Festival, infatti sono previsti anche un’area market allestita dagli artigiani locali e una ruota panoramica. Dove saranno collocati? E quali sono gli eventi “collaterali” di spicco che non si possono proprio perdere?
Nell’organizzazione del festival abbiamo voluto creare un’esperienza a 360°, con l’idea di accompagnare il pubblico durante tutta la giornata. A rendere unica l’atmosfera ci sarà un tunnel di luminarie (lungo trenta metri) che porterà direttamente all’area luna park, dove saranno presenti varie attrazioni, tra cui una ruota panoramica.
Per quanto riguarda gli espositori, stiamo cercando di diversificare il più possibile le proposte, per far sì che l’evento sia percepito nell’ottica giusta. C’è un grande lavoro di selezione alle spalle, per assicurare sempre l’innovazione. Ovviamente non mancherà l’area food, con specialità culinarie che faranno conoscere i nostri prodotti anche a chi arriverà da altre regioni.
Che tipo di pubblico ti aspetti per questa edizione?
Sicuramente un pubblico interessato all’evento. Essendo (quasi) una prima edizione chi parteciperà sarà realmente motivato a vivere l’intera esperienza, sotto ogni aspetto, e l’obiettivo sarà quello di rendere tutti soddisfatti. Ci siamo concentrati molto sui dettagli, abbiamo collaborato con professionisti di un certo livello e la sfida sarà mantenere gli stessi standard nelle successive edizioni.
Un festival del genere è piuttosto insolito non solo per la città di San Severo ma per tutta la zona della Capitanata. Quali sono state le principali difficoltà che avete riscontrato per dar vita a questo evento e quali sono i punti di forza che vi hanno permesso di superare gli ostacoli?
La difficoltà più grande è stata far comprendere la tipologia di evento. L’Alibi Summer Fest ha delle connotazioni che non sono proprie della nostra zona e, si sa, la prima volta c’è sempre un po’ diffidenza. Così abbiamo creato una comunicazione incentrata sul significato della parola festival, intesa come esperienza e non come singolo concerto. Come spesso accade, però, le parole non bastano, quindi sarà l’apertura delle porte a dare il via alla reale percezione del festival.
Tutto questo, comunque, non sarebbe stato possibile senza il supporto di un team ineguagliabile che, nonostante si sia interfacciato per la prima volta con questo settore, è riuscito a creare una macchina perfettamente funzionante.
Un evento come l’Alibi Summer Festival è inoltre fondamentale per dimostrare che la “musica è lavoro” e che la cultura può contribuire non poco alla valorizzazione del territorio e al suo sviluppo turistico ed economico. Quali sono le piccole o grandi evoluzioni che ti aspetti quindi dal “dopo festival”?
Ciò che mi aspetto, o meglio, ciò che mi auguro è che tutti gli altri promoter e organizzatori della zona cerchino di proporre eventi sempre più grandi e di qualità, creando un giro economico che possa sostenere le attività del territorio. Inoltre spero che le amministrazioni e gli enti pubblici possano supportare chi decide di intraprendere questa strada, per far sì che la Capitanata diventi un punto di riferimento del panorama nazionale.
L’Alibi Summer Festival non esisterebbe senza l’instancabile attività portata avanti dal The Alibi, noto locale di Foggia famoso perché riesce a far suonare artisti praticamente a giorni alterni. In un’epoca in cui molti musicisti lamentano la scarsa attenzione dei locali nei confronti della musica dal vivo, il The Alibi è sicuramente una realtà controcorrente: qual è il vostro segreto?
Non c’è un vero e proprio segreto. Semplicemente nella provincia di Foggia mancava ormai da troppo tempo una proposta di musica inedita dal vivo. Il The Alibi ha colmato un vuoto finora non considerato.
Chi dobbiamo salutare e ringraziare, oltre te, per aver contribuito attivamente all’organizzazione di un evento così ambizioso e interessante?
Dietro l’organizzazione di questo festival c’è un meraviglioso team formato da Martina Panunzio, Martina Paolucci, Chiara Fracasso, Simona Auciello, Chiara Longo, Martina Di Girolamo, Antonio Errichiello, Antonio Staffiere, Anna Palmisano e le organizzazioni Vibes e Untitled. Voglio ringraziare anche l’amministrazione di San Severo e, in particolare, Antonio Stornelli per il supporto che ci hanno fornito dal primo momento. Infine un enorme ringraziamento va al gruppo Diageo, che con lo sponsor Tanqueray Sevilla ha da subito supportato totalmente l’Alibi Summer Fest.
Chiudiamo dando tutti i contatti e i link utili per avere maggiori informazioni sulla location, gli orari e le indicazioni per raggiungervi.
I biglietti sono disponibili sul circuito Do It Yourself (qui: https://www.diyticket.it/events/Musica/1000213/abbonamento-alibi-summer-fest), mentre per tutte le informazioni potete consultare il sito ufficiale www.alibisummerfest.com, all’interno del quale troverete gli orari, indicazioni sulla location e sullo svolgimento del festival.
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DORIANA TOZZI