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Filippo Cosentino e la riflessione sull’umano di “Human Being”

CosentinoTrioHumanBeingCOVERIl chitarrista Filippo Cosentino, laureatosi con lode al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna sotto la guida del maestro Tommaso Lama, ha suonato con molti dei principali cantanti italiani di matrice pop, come Mauro Ermanno Giovanardi, Paola Turci e Paolo Toso, ha collaborato con musicisti del mondo jazz altrettanto noti, come Javier Girotto, Fabrizio Bosso e Davide Beatino e compone musica sia per il teatro, che per il cinema.

Dopo l’esordio discografico nel 2011, giunto con Lanes, nel 2014 Cosentino incide per l’etichetta Emme Produzioni Musicali un nuovo lavoro, Human Being, che vede il sassofonista americano Michael Rosen ospite d’eccezione.

Il disco è una riflessione sull’essere umano che si sviluppa attraverso otto brani, offrendo una panoramica musicale eterogenea e di diversa ispirazione.

La formazione, oltre a Cosentino alla chitarra, vede alla batteria Carlo Gaia, che collabora con lui fin dal 2011, e sempre Davide Beatino al basso.

Message In A Bible racchiude in sé diversi ritmi musicali, di matrice etnica: inizio incalzante e veloce, andamento a tratti più vigoroso, a tratti più lento di grande originalità: un brano che non ti aspetti!

E, mentre Serendipity è un dialogo tra sax e chitarra che, nota per nota, si schiude con calma, in un discorso musicale fluido e godibile, Mantra è quasi preghiera, e si snoda attraverso l’incedere delle note di un chitarra solo.

Human Being, che dà il titolo al lavoro, ha una chiara matrice blues ed è caratterizzato da alcuni interessanti virtuosismi chitarristici; lento e suadente è poi Dance Of The Moon In Love, che regala, tra l’altro, preziosi contributi sassofonistici, intensi e romantici allo stesso tempo.

Luz, una breve, ma incisiva perla, ci parla attraverso le corde della chitarra e ci introduce a 392, che sembra riprenderne il discorso e continuarne le fila musicali, indugiando particolarmente su alcune note, che ritornano ciclicamente e costituiscono la parte portante del brano.

Chiusura con Letters From Home, pezzo romantico, introdotto da un efficace piano solo, dello stesso Cosentino, che offre all’ascoltatore l’opportunità di calarsi in una calma e calda atmosfera.

Un lavoro decisamente eclettico, che spazia in vari generi musicali, non dimenticando la sperimentazione, in modo da soddisfare il gusto di una platea eterogenea e vasta.

DONATELLA DELLE CESE

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