Non Solo Star: Chris Evans

beforewegolocandinaBrooke si trova per lavoro a Manhattan, ma deve necessariamente tornare in fretta a Boston per risolvere una questione urgente che potrebbe costarle il matrimonio. Mentre corre per raggiungere il treno, le cade il cellulare che si frantuma al suolo. A restituirglielo ci pensa Nick, un trombettista che si stava esibendo in stazione e che, per una serie fortuita di eventi, si troverà ad aiutare Brooke nella sua missione.

Lui è un musicista jazz, un trombettista per la precisione, che si trova ad affrontare una scelta difficile, in attesa di esibirsi il giorno dopo in un concorso importantissimo per la sua carriera. Carriera non mai effettivamente decollata, quasi sicuramente per mancanza di coraggio e intraprendenza; coraggio e intraprendenza che gli mancano anche nell’affrontare una sua ex che si trova al matrimonio a cui dovrebbe recarsi, cosa che procrastina passando l’intera nottata con Brooke. Coraggio e intraprendenza che, forse, scoprirà di avere dopo la conoscenza casuale con la protagonista femminile, in una sorta di interscambio di “favori” che ovviamente ha molto poco di pragmatico e tanto di romantico.

Il regista-interprete di questo film deve amare molto la musica, non solo perché il suo protagonista è un musicista, ma anche perché l’intera pellicola è percorsa da brani ricercati e non scontati, come Into The Sea di Aidan Hawken.

Lo conosciamo tutti principalmente per essere il mitico Capitan America cinematografico, ruolo che molto probabilmente oltre a dargli la notorietà e il successo, deve avergli anche creato una sorta di voglia di “rivalsa attoriale”, visto che il suo esordio cinematografico dietro la macchina da presa, Before We Go, è il film nel quale si è ritagliato anche un ruolo da protagonista dimesso, intenso e decisamente più profondo.beforewegoframe

Parliamo, ovviamente, di Chris Evans e della sua prima regia, opera apprezzabile e piacevole benché non memorabile. Siamo dalle parti della commedia romantica classica, ma innanzitutto siamo dalle parti di Richard Linklater, qui omaggiato palesemente e scopertamente con richiami lampanti al suo mitico e, quello sì, indimenticabile Prima dell’Alba.

I protagonisti, infatti, sono un uomo e una donna che si incontrano fortuitamente alla stazione centrale di Manhattan e altrettanto fortuitamente si vedono “costretti” a passare tutto il resto della notte insieme, finendo per conoscersi profondamente stabilendo un legame platonico che, però, in un finale aperto e romanticissimo, lascia spazio ad altre possibilità. Il problema principale di questo film – che comunque rimane godibilissimo – è che le coincidenze che portano i due ad avvicinarsi sono fin troppo forzate: lei corre per non perdere il treno per Boston e il cellulare le cade frantumandosi senza considerare che prima le avevano scippato la borsa, a lui si scarica la batteria e le sue carte di credito non funzionano.

Ma, al di là di questo, possiamo godere dell’ottima interpretazione di Alice Eve, credibile e intensa, accompagnata comunque da un Evans che dosa perfettamente il suo stile recitativo e da un utilizzo delle atmosfere newyorchesi davvero coinvolgente ed emozionante, anche grazie al ricorso ad una colonna sonora raffinata e funzionale al tipo di storia e di personaggi. Rimane impressa, infatti, la sequenza in cui i due alla disperata ricerca di soldi per permettere a Brooke di arrivare a Boston, arrivano in un hotel, vengono scambiati per i musicisti che dovevano lì esibirsi e per questo si trovano ad intonare una bellissima My Funny Valentine, l’unica canzone jazz che Brooke conosce e che canta accompagnata dalla tromba di Nick.

Questo, insieme al finale a tratti anche commovente, è il momento migliore di un’opera, lo ripetiamo, non indimenticabile, ma comunque gradevole.

RITRATTO DELL’ATTORE chrisevans2

Abituato ad interpretare supereroi (non solo Capitan America, ma anche la Torcia Umana nel suo curriculum), per il momento ha firmato quest’unica regia: sarà forse un caso che in Before We Go ha inserito una battuta ironica sul suo essere un “supereroe” per la donna che sta aiutando?

Al di là dei film Marvel che l’hanno portato al successo planetario, ha recitato anche in pellicole di spessore come Sunshine di Danny Boyle e Snowpiercer di Bong Joon-ho, entrambi film di genere, ma comunque autoriali.

Ha recitato accanto a Keanu Reeves, Forest Whitaker, Michael Shannon, Ed Harris, Tilda Swinton, Winona Ryder, Robert Downey jr, Mark Ruffalo, Scarlett Johansson, Michael Keaton e molti altri.

Non sembra voler abbandonare lo scudo di Capitan America, visto che sta per uscire Avengers: Endgame, ennesimo film appartenente alla saga dedicata ai supereroi. Fatto sta che, come dimostra il suo primo film da regista, cerca anche di distaccarsene, puntando a ruoli più sfaccettati e meno “gridati”.

ALESSANDRA CAVISI

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