Thumbnail: uno sguardo sui Palmer Generator

THUMBNAIL1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.

Siamo una famiglia e veniamo da Jesi nelle Marche. Inizialmente il progetto partì per gioco, nel 2010: io (Tommaso/chitarrista) e mio fratello Michele (bassista) avevamo in piedi un’altra band all’epoca e, visto che Mattia, il figlio di Michele, aveva da poco cominciato a suonare la batteria (allora aveva appena 14 anni), abbiamo deciso di metter su questo nuovo progetto in chiave domestica. Ci siamo cosi ritrovati padre, figlio e zio, a condividere quest’esperienza, che da una partenza giocosa si è poi evoluta, in seguito poi allo scioglimento del nostro altro progetto, fino a giungere ad oggi.

Parlando invece di musica, possiamo dire che il sound si è di molto modificato nel tempo; sicuramente la linea comune è sempre stata la psichedelia, linea che poi si è arricchita di forti sviluppi post-rock e approcci di natura aggressiva vicini ad un linguaggio di stampo post-core che diviene assai percepibile in sede live.

2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?

Il panorama musicale italiano poteva fare a meno di noi come di moltissime altre band e come volendo anche di tutte le band. Siamo qui perché la musica, un certo tipo di musica, è quello che amiamo fare, perché quando sul palco buttiamo fuori litri di sudore ci sentiamo davvero bene, perché quando giriamo, conosciamo persone, scambiamo contatti, condividiamo il palco con altre band e ci viene la pelle d’oca, allora sappiamo che è quella la cosa che vogliamo fare.

3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?

Per partire imposterei un approccio post-core e di un certo post-metal e quindi partirei da band quali Converge, Botch, Neurosis, AmenRa, Cult Of Luna, Rosetta, Young Widows (ecc.). Poi direi al navigatore di privilegiare le strade tendenti al post-rock come Tortoise, Bark Psychosis, Talk Talk o anche God Speed You Black Emperor. Infine inserirei una determinante meta psichedelica e heavy psych citando ad esempio Ash Ra Tempel, Can, Bardo Pond, Spacemen 3 ma anche Colour Haze ed Electric Moon (e i rimandi potrebbero durare all’infinito).

4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.

Domanda molto difficile. Ognuno dei nostri nuovi brani ha caratteristiche che ci piacciono molto e non è facile stabilire quale preferiamo. Habit è forse quella con maggiore impatto, Domain quella che dal vivo ci fa più sfogare, Persona quella più sognante, e |||| ci ipnotizza quando la suoniamo. Probabilmente però il brano che riteniamo più completo è la title track, Discipline (https://palmergenerator.bandcamp.com/track/discipline). È il brano più lungo dell’ultimo disco, quello forse più jammistico e dentro ci sono tante cose.

5.Il disco che vi ha cambiato la vita.palmergenerator1

Domandone! Impossibile stabilirlo, per ognuno di noi sono stati innumerevoli i dischi che hanno cambiato la vita e molti, ascoltati nel momento giusto, lo fanno ancora. Personalmente potei citare Meddle dei Pink Floyd, che fu il mio primo approccio alla psichedelia e mi sconvolse, Schwingungen degli Ash Ra Tempel rideterminò quegli stessi parametri di psichedelia e sperimentazione, poi At Action Park degli Shellac mi introdusse a nuovi approcci a quella che era la concezione di sound, Spirit Of Eden dei Talk Talk crea ambienti unici che aprono la mente e la prima volta che lo sentii ebbi la pelle d’oca per una settimana, Jane Doe dei Converge fu una bordata in faccia. Ma potrei andare avanti per sempre.

6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.

Giusto per fare un nome scelgo come più bello un live recente svoltosi al Reasonanz di Loreto lo scorso maggio (ma potei anche citare una gran serata al Free Ride di Perugia o al Madreselva Festival a Jesi). Oltre ad aver goduto dell’accoglienza di uno dei più bei posti in cui suonare, tirammo fuori davvero dei gran suoni, sul palco elaborammo un feeling fortissimo ed il pubblico rispose alla grande lasciandosi ipnotizzare e trasportare per tutta la durata del concerto.

Per il più brutto ci sono state anche qui purtroppo diverse occasioni. Senza fare nomi dico solo che una volta, in un piccolo locale, ci fecero suonare ad un volume davvero irrisorio, tanto che il batterista fu costretto a picchiare meno ed il fonico, vantandosi di aver lavorato addirittura con alcune delle più grandi band mondiali (fece anche dei nomi) ci minacciò di cacciarci perché eravamo troppo rumorosi. Appena arrivati nessuno ci filò per diverso tempo ed incappammo anche in qualche occhiataccia stile straniero in un saloon western. Il concerto poi si svolse di fronte ad otto persone di cui la metà guardava la partita mentre suonavamo.  Purtroppo queste situazioni capitano, basta non pensarci ed aspettare l’occasione buona.

7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.

Mi piacerebbe rimanere in zona Marche e cito il Circolo Dong di Recanati, un gran posto, gestito da bellissime persone ma che purtroppo alle volte risulta poco seguito per la posizione geografica un po’ difficile da raggiungere (ciò non toglie che hanno avuto grandissime e partecipatissime serate). Per noi divenne una seconda casa in poco tempo e di sicuro ci troviamo sempre benissimo da loro (poi sempre nelle Marche direi il suddetto Reasonanz ed in Umbria il Free Ride).

Con la penuria che c’è posso dire che di locali sopravvalutati non ne conosco. Solo alcuni che funzionano meglio e altri un po’ peggio.

palmergenerator28.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.

Per le scelte che sto per elencare userei il termine “underground” piuttosto che “emergenti”, perché alcune di queste sono ormai affermate da tempo, e rimarrei nella nostra Jesi, città che nel tempo ha avuto la fortuna di regalarci grandissime band, molte purtroppo non più in attività. Tra quelli ancora in circolazione citerei sicuramente i Gerda (https://gerda1.bandcamp.com/), band ormai storica che live devasta come un carro armato ed ipnotizza come una potente droga. Poi sempre dalla nostra Jesi ci sono i Paperoga (https://paperoga.bandcamp.com/) con il loro noise-core cannibale e sparato in faccia a duecento chilometri orari, e i Jesus Franco & The Drogas, anche loro in circolazione da molto tempo e che suonano un garage/psychobilly sporco e devastante che ricorda i cactus, i coyote ed il peyote.

Ne riporterei altre ma ne avete chieste solo tre per cui mi fermo. Chiuderei citando giusto di sfuggita alcune tra le band non più esistenti ma determinanti come Vel, Butcher Mind Collapse ed A.N.O..

9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.

Ecco dove potete trovarci:

Facebook: https://www.facebook.com/palmergenerators/

Bandcamp: https://palmergenerator.bandcamp.com/

Spotify: https://open.spotify.com/album/1cLYeBWjNoAQ4pb4r9Yqdc

Blog: http://palmergenerator.blogspot.it/

Poi se qualcuno ha voglia di comunicare direttamente può scriverci qui: polti88@gmail.com. Si accettano anche insulti.

10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.

D: Ma quando comincia a cantare?

R: Mai. Chiudi gli occhi, ascolta e non rompere le palle.

DORIANA TOZZI

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