I Pilastri Della Terra – Il romanzo della vita tormentata di Evelina Cattermole

EvelinaCattermoleL’autrice che questo caldo mese d’agosto fa da protagonista della nostra rubrica è Evelina Cattermole. Figlia di un musicista ed insegnante di musica scozzese, originaria di Firenze, questa autrice, classe 1849, non è famosa per aver scritto un romanzo o aver steso una raccolta di poesie che si contraddistingue per eccellenti virtù tecniche o innovatrici. La sua vita stessa è stata letteraria, è stata un “pilastro della terra”, per così dire. Una donna che i dolori delle donne li ha vissuti prima che arrivasse l’epoca gloriosa del femminismo ad ammodernare la società.

Dopo un primo matrimonio che la vide protagonista infelice di una storia d’odio con un uomo che passava il suo tempo a giocare d’azzardo, Evelina subì il martirio dell’emarginazione sociale. Trascorreva il suo tempo scrivendo e ricevendo amanti, con cui cercava di compensare quel grosso vuoto che il marito le lasciava giorno dopo giorno. Tra questi ce n’era uno in particolare, un bancario, che perse la vita durante uno scontro proprio per mano del marito vizioso di Evelina, il quale colse sul fatto la moglie che lo tradiva e pensò di vendicarsi organizzando un duello.

Evelina fu cacciata di casa e cercò riparo presso l’abitazione del padre, che però, essendosi costruito un’altra famiglia dopo la morte della madre, non volle presso di lui quell’elemento di disturbo e di vergogna che ormai la figlia rappresentava.

Con pazienza e con quella sapiente lentezza operosa di cui solo alcune donne sono capaci, ella si ricostruì una vita e una posizione sociale collaborando con giornali e scrivendo copiosamente. L’unica ad averle offerto ospitalità fu la nonna, che quando morì venne ricordata soavemente dalla poetessa.

Diventata membro dei salotti più in voga e ormai lasciatasi alle spalle un passato burrascoso, Evelina decise che non si sarebbe più legata ad un uomo e che solo amori fugaci e lievi avrebbero lambito la sua vita. Decisione che fu difficile da mantenere quando incontrò Giuseppe Pierantoni, giovane pittore napoletano,il quale si dimostrò protettivo e accudente verso di lei. Più passava il tempo però, più le cose peggioravano: Pierantoni si dimostrava un inetto, viveva da mantenuto e non la rispettava coi suoi modi violenti e umilianti. Un evolversi inaspettato a cui noi moderni diamo il nome di stalking, ma che allora passava in sordina, perché in fondo non c’era bisogno di preoccuparsi così tanto per una donna.

Purtroppo la vita della scrittrice fu precocemente stroncata da un raptus di Pierantoni, che durante una lite, impugnò la rivoltella della Cattermole (lei ne possedeva una per difendersi da lui) e la colpì.

Amaramente buffo per una donna che aveva costruito tutto da sola, vincendo ostacoli che all’epoca sarebbero apparsi insormontabili anche al più valoroso degli uomini, trovare inesorabilmente la fine per mano di un vile, meschino e banalissimo maschio.

VITO PUGLIESE

Check Also

libreriagenerica1

I 5 libri che devi leggere se vuoi avviare la tua attività autonoma

Avviare una propria attività autonoma in Italia è una sfida appassionante ma complessa. Spesso, se …

Lascia un commento