Thumbnail: uno sguardo sui Marijuanal

THUMBNAIL1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.

Siamo i Marijuanal, della provincia di Rovigo (la città più noiosa d’Italia). Suoniamo “stoned punk”, sostanzialmente un crossover tra diversi generi che incrocia le ritmiche dell’HC melodico, punk, metal con arrangiamenti che attingono dal j-rock. Non ci dispiace anche mescolare qualche influenza elettronica ed hip hop di tanto in tanto, giusto per non dimenticare niente in giro.

2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?

Quello che possiamo dire è che stiamo davvero cercando di creare un sound distintivo e riconoscibile, un tipo di sonorità che in Italia si fatica molto a sentire. Quindi la speranza è che questo possa essere un punto a nostro favore.

3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?

Immaginate, partendo dal rock più ruvido dei Led Zeppelin e Nirvana, di impostare il navigatore verso il punk hardcore tecnico e melodico degli Strung Out e dei Satanic Surfers, unendo il tutto alla follia giappo. Bene, se arrivate a destinazione fateci un fischio, perché ci siamo persi da qualche parte tra drum’n’bass, punk, j-rock ed hip hop. Forse abbiamo sbagliato strada quando abbiamo provato ad esplorare il nu metal…

4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.

Senza ombra di dubbio il singolo natalizio M.K.M.A., perché per noi rappresenta un vero cambiamentoMarijuanalMKMAcover sia a livello compositivo (soprattutto nel testo) che ricerca del suono, oltre ad aver lavorato con gente del calibro di Joel Evenden (BB King, Zucchero, Rod Stewart e major come Sony, EMI) o aver realizzato il primo video in maniera  professionale ad opera di Andrea Bonfanti  (spot tv per Vodafone, Apple, Samsung…). Mentre i nostri primi pezzi erano piuttosto rabbiosi ed attingevano dal punk hardcore più aggressivo (Death By Stereo, Sick Of It All), questo pezzo è un po’ più “maturo”: abbiamo passato diversi mesi a perfezionare non solo l’arrangiamento, ma soprattutto il suono di ogni singolo strumento, rivoluzionando per intero la strumentazione. Insomma, è stata una bella sfida, ma rifaremmo tutto da capo.

Il video lo trovate qui: https://www.youtube.com/watch?v=cTtxvJO5ULU.

5.Il disco che vi ha cambiato la vita.

Spear: Per me è stato Punk in Drublic dei NoFX, album fondamentale per introdurmi al punk, che tendevo a snobbare durante i primi anni dell’adolescenza.

Piledriver: Per me non c’è un album ma bensì uno stile che mi ha aperto letteralmente un nuovo mondo: il j-rock.

6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.

Di sicuro il peggiore live della nostra vita lo abbiamo suonato a Rovigo, all’interno di un concorso per “band emergenti”. Non per attirarci antipatie, ma per noi le cover band non rientrano nella definizione di “band emergenti” e per ovvi motivi non dovrebbero partecipare a tali concorsi. La cosa peggiore però è stata di sicuro il comportamento del fonico della serata: siamo stati tra i primi a fare il soundcheck, che ci ha portato via appena tre minuti, sound perfetto. Quando è stato il momento di suonare, i volumi del mixer erano rimasti quelli dell’ultimo gruppo che aveva fatto il check e nonostante dicessimo cosa non andava, siamo stati letteralmente abbandonati a noi stessi, suonando letteralmente alla cieca, senza riuscire a sentirci sul palco. Tra le altre cose il nostro batterista ci aveva da poco lasciati, e siamo stati costretti a suonare con le basi di batteria MIDI. Inutile dire che l’idea non è molto piaciuta…

7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.

Noi ci abbiamo lasciato il cuore al Rockstone di Monselice (purtroppo ora chiuso), bellissima serata, avrebbe meritato molto di più.

MarijuanalQuello eccessivamente valutato è un discorso generale: quei locali che se la tirano facendo suonare sempre quelle cover band o che non fan promozione verso le nuove band, trattandole con sufficienza (poi queste stesse band suonano all’estero in paesi lontanissimi come Giappone o Russia, di fronte a migliaia di persone…). All’estero le cose son ben diverse, quindi perché qui in Italia è così difficile fare lo stesso? Colpa del pubblico anestetizzato dall’ennesima triste Vasco Rossi tribute band o da cosa?

8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.

16barre: hip hop, non sono propriamente emergenti ma meritano di essere menzionati: https://www.youtube.com/user/16barre/videos.

Quell’uomo: una band pop rock electro molto interessante: https://www.youtube.com/channel/UCFO5bebsNWFHFK5xlEaF5BQ/videos.

9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.

https://www.facebook.com/pages/Marijuanal/354225004678277

http://www.youtube.com/user/marijuanalband

https://twitter.com/marijuanalband

https://soundcloud.com/marijuanal

http://www.soundclick.com/Marijuanal

http://www.reverbnation.com/marijuanal.

10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.

D: Quali sono le vostre speranze per il futuro?

R: Sicuramente speriamo che M.K.M.A. possa avere un discreto riscontro tra gli ascoltatori: abbiamo fatto un netto salto in avanti rispetto all’album Stoned Punk e quindi questo rappresenta per noi un nuovo punto di partenza.

Poi se qualche batterista delle zone alto rodigino, basso veronese o basso mantovano volesse proporsi, ne saremmo ben lieti.

Stiamo inoltre lavorando ad un nuovo singolo che sarà abbastanza diverso dal singolo natalizio.  Detto questo, grazie per lo spazio concesso.

Marijuanal: stoned punk over 9000 from Italy

DORIANA TOZZI

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