Dopo la pubblicazione dell’EP Eden nel febbraio del 2021, il cantautore e musicista Riccardo Morandini ha debuttato con l’album Il Leone Verde, coprodotto artisticamente da Franco Naddei (Naddei, Francobeat) presso lo studio totalmente analogico L’Amor Mio Non Muore di Forlì. Il Leone Verde, rappresentato nell’atto di divorare il sole, è il simbolo alchemico del vetriolo: un solvente in grado di fondere anche il metallo più tenace (l’oro simboleggiato dal sole). Nell’interpretazione psicanalitica dei processi alchemici, ciò può voler dire ammorbidire gli aspetti più duri dell’Ego. È questo infatti il filo conduttore che attraversa il disco, di cui nei giorni scorsi avete potuto ammirare sui nostri canali il videoclip del singolo Sole dei sensi.
Per presentarsi meglio ai nostri lettori, Riccardo ha ideato una playlist con i brani che più hanno contribuito alla formazione della sua concezione musicale, in particolare quelli sospesi tra “uggia invernale” e “catatonia influenzale”, come recita il titolo che ha dato alla sua playlist.
Godetevela qui con noi.
::Playlist:: by Riccardo Morandini – “Uggia invernale/Catatonia influenzale“
Radiohead – Pyramid song
L’ambra, il muschio, l’incenso, il benzoino. Il deragliamento
Vincent Gallo – Honey Bunny
Deboli, pigre lussurie. Spleen, è un sudario di miele.
David Bowie – Blackstar
Greve oppressione del morbo. il bianco lenzuolo che avvolge il lebbroso.
PJ Harvey – Down by the water
Nel fumo e nell’asfalto, energiche apatie.
Blonde Redhead – 23
Vorticare nell’umida luce.
Bill Evans – Nardis
Drappo di velluto viola. Tiepida coppa di nebbia.
Nirvana – Heart-shaped box
Spalle ricurve di adolescenze. Cancerogene tumescenze.
Arnold Schönberg – Verklärte Nacht
Ammalati superomismi. Glaciali foreste di dèi assenti.
Bluvertigo – Cieli neri
Malinconopoli di fine millennio. Orientalismi e tecnologici feticismi.
David Sylvian/Ryuichi Sakamoto – Forbidden colours
Volto di geisha che fiorisce nel ciliegio. Non si sfugge al Fato.