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“Alda Merini. La poetessa di tutti”: Ornella Spagnulo racconta la poetessa dei Navigli

ornellaspagnuloaldamerinicopertinaAlda Merini. La poetessa di tutti (AUGH! Edizioni) è l’interessante opera di Ornella Spagnulo, scrittrice e saggista nata a Taranto nel 1982. L’autrice ha già pubblicato due testi inerenti alla poetessa dei Navigli: insieme a Riccardo Redivo ha curato una raccolta di racconti e di poesie inedite di Alda Merini nell’opera Confusione di stelle (Einaudi, 2019), e ha pubblicato inoltre E gli angeli sono distanti. Interviste su Alda Merini (L’Erudita, 2019). Nell’ambito della narrativa si è fatta conoscere con il suo apprezzato romanzo d’esordio Maddalena bipolare (Golem Edizioni, 2020), candidato al Premio Campiello. È inoltre autrice di sette raccolte di poesie, tra cui si ricordano Situazioni surreali (Eretica Edizioni, 2021) e Il cuore non sanguina (La Rosa Edizioni, 2024).

In questo appassionante saggio, Ornella Spagnulo si addentra nei meandri della vita e della poetica di Alda Merini, poetessa milanese nata nel 1931 e morta nel 2009; una parte del testo è dedicata all’analisi di alcune tra le sue liriche più significative, raggruppate in cinque sezioni che vanno a individuare le cinque tematiche più frequentate dall’autrice nei suoi componimenti. Spagnulo indica questi punti nodali nell’identità, nell’amore, nella poesia stessa, nei ricoveri in manicomio a causa del disturbo bipolare di cui soffriva, e nella fede.

Alda Merini è stata una donna e un’artista dalla personalità complessa e a volte contraddittoria; il disturbo bipolare la condusse verso drammatiche zone d’ombra ma le permise anche di imparare ad ascoltarsi, ad accettarsi e a trarre il meglio dai momenti bui. La poetessa è diventata un esempio di riscatto personale e di lotta contro i pregiudizi sulle malattie mentali: non si è mai vergognata della sua condizione e non l’ha neanche mai nascosta, in primis nelle sue liriche, in cui ha sviscerato il suo disturbo e ha permesso che venisse osservato da prospettive originali. Anche i suoi quattordici anni non continuativi in manicomio sono diventati oggetto di alcune tra le sue poesie più incisive – «Nel raccontarcelo, Alda Merini è stata estremamente coraggiosa e singolare e ha saputo mitizzare un tabù, mostrando a tutti che è possibile trasformare in poesia perfino un luogo simile, e quindi che è realmente possibile sublimare il dolore, anche quello apparentemente più ingiusto».

Ornella Spagnulo presenta l’accurato ritratto artistico, biografico ed emozionale di una grande poetessa, che ha saputo raccontarsi con onestà e che ha avuto l’intelligenza di non volersi cambiare a tutti i costi ma di accettare le sue ombre e di plasmarle per dare forma al suo talento. Un talento istintivo, ruvido e passionale, emanato da una donna burrascosa e vitale che ha assaporato l’esistenza fino all’ultima goccia. L’opera vanta in copertina una fotografia della poetessa scattata da Giuliano Grittini.

Qui la scheda del libro: https://www.aughedizioni.it/prodotto/alda-merini/

La pagina Instagram dell’autrice: https://www.instagram.com/ornella_spagnulo/

ELIDE FERRARI

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