La musica passionale e popular del genovese Marco Cambri torna con “Særa i euggi”

marcocambrisaeraieuggicoverSæra i euggi (uscito per OrangeHomeRecords) è l’ultimo album in dialetto genovese del cantautore Marco Cambri.

La storia musicale di Cambri sembra dilatarsi negli anni. Il suo primo disco, autoprodotto, è del 2004 e il suo primo grande live risale agli anni ’90, nonostante non sia proprio giovanissimo. Dai “cultori” di Fabrizio De Andrè, viene visto con rispetto per il suo linguaggio sì poetico ma anche verace, “di terra”, un dialetto, quello di Cambri, grezzo e passionale; un punto di vista nuovo per la scuola genovese che continua a brillare di piccoli grandi diamanti. E, a dispetto del titolo del disco, gli occhi li vogliamo aprire per guardare bene le storie dietro i dodici brani, i baci rubati tra due innamorati in Coverte Pesanti, l’acqua e la pioggia tanto benedetta quanto temuta dai liguri, l’attesa dell’arrivo della propria donna, che si trova chissà dove tra l’acqua e il vento che urlano in brani come Ægoa do bronzin e Ma mi gh’ò lê.

Spazio anche alle ritmiche più travolgenti con l'(auto)ironica Che rîe!, i retaggi antichi di quando “attento che gli zingari ti portano via” e con la calypso Despëtaddo dove un “piccolo” Marco Cambri si diverte tra le galline della sua campagna.

Battua si veste di percussioni tribali e ciò si sposa alla perfezione alla battuta di caccia raccontata, dove l’animale è l’uomo di oggi, la sua condizione di migrante e la sua condanna in patria. La sensazione cupa viene spazzata via dai suoni sudamericani di Særa i euggi che spiega il concetto iniziale “d’umida pascion” che si scioglie come cioccolato ed è inebriante.

Canto e A bagascia a dûa mostrano un Cambri più riflessivo, in Passo quello nostalgico del fanciullino, la mancanza delle piccole cose e delle persone che pensi che restino lì, al loro posto, per sempre, come il vicino di casa A U Gusto; ricordi che tornano alla fine dell’album in Pasòu e rive e l’infanzia spensierata della villeggiatura a Cabella Ligure, nell’alessandrino. Særa i euggi, arrangiato da Marco Cravero, piace così viscerale, popular, sfumato con vino e spazzole jazz, con ritmiche potentemente manouche e suoni world.

A collaborare al disco, il produttore Raffaele Abbate e i musicisti Fabrizio Padoan, Simona Briozzo, Marco Fadda, Marika Pellegrini, Sirio Restani, Francesco Olivieri, Filippo Gambetta, Gianka Gilardi, Roberto Izzo, Pino Parello, Dino Cerruti.

Il disco di Cambri su youtube: https://youtu.be/j9H3ZDBxiKk

Il sito della casa discografica: http://www.orangehomerecords.com/new/HOME.html

ELIDE FERRARI

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