L’album Canto Conte di Ilaria Pilar Patassini si presenta come un progetto ambizioso e, al tempo stesso, sorprendentemente accessibile. Non è solo un omaggio a Paolo Conte, uno dei geni assoluti della canzone d’autore italiana, ma anche una porta aperta per chi, magari senza una conoscenza approfondita del suo repertorio, vuole avvicinarsi a questo universo sonoro con curiosità e freschezza.
Chi già conosce e ama Conte potrebbe reagire inizialmente con un pizzico di scetticismo: riascoltare quei brani iconici attraverso una voce femminile, nuova e distinta, può essere percepito come un azzardo. Eppure Canto Conte non tradisce il patrimonio originale, anzi, lo arricchisce con un rispetto profondo e un senso di devozione artistica che si percepisce in ogni dettaglio. La voce di Ilaria Pilar Patassini è raffinata, elegante e capace di modulare emozioni complesse, restituendo una lettura contemporanea che sa dialogare con il passato senza appiattirlo.
Per un pubblico più giovane, che magari non ha mai avuto modo di esplorare la musica di Conte, questo album può rappresentare un punto di ingresso prezioso. La qualità degli arrangiamenti, curati dal Maestro Angelo Valori con la Medit Orchestra, crea un equilibrio tra la tradizione e un gusto attuale, più vicino alle sonorità di oggi, senza stravolgere la magia originale. La produzione, limpida e ben bilanciata, permette di apprezzare ogni strumento e la voce in tutta la sua intensità.
Un esempio limpido di questa sintesi è la reinterpretazione di Via con me, uno dei brani più amati e riconoscibili del repertorio contiano. L’interpretazione di Patassini è eccelsa: non si limita a riproporre la carica gioiosa e il ritmo incalzante del pezzo, ma ne svela nuove sfumature di dolcezza e leggerezza, mantenendo intatto il fascino travolgente del testo. È un ascolto che coinvolge e conquista, sia il fan di vecchia data sia chi si avvicina per la prima volta a questa musica.
In un contesto culturale in cui la musica d’autore spesso rischia di diventare nicchia, Canto Conte si propone come un lavoro vitale e rilevante, capace di far dialogare passato e presente. L’album non è un semplice tributo, insomma, bensì un atto creativo che invita all’ascolto e alla scoperta, valorizzando la forza della scrittura di Conte e la sensibilità interpretativa di Ilaria.
In conclusione, Canto Conte è un progetto che ha il potenziale di coinvolgere un pubblico trasversale: dai cultori più attenti agli appassionati di nuove sonorità, passando per chi cerca un’esperienza musicale ricca di emozioni e storia. Un disco da ascoltare, apprezzare e far circolare, perché offre una visione rinnovata di un patrimonio artistico unico, capace ancora di parlare al presente.
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ELIDE FERRARI
I Think Magazine Bollettino ufficiale dell'Associazione Culturale "I Think"
