Per i Blastema “Tutto finirà bene”, perché potete amarli o odiarli ma non resterete mai indifferenti

BlastemaTuttoFiniraBeneCOVERI Blastema, ormai attivi dal 1997, sono un gruppo che tende a non lasciare indifferenti. Nel bene e nel male. Si può amare la voce potente e appassionata di Matteo Casadei oppure la si può trovare irritante ed eccessiva; ci si può far prendere dall’enfasi che senza timidezze attraversa le produzioni della band di Forlì oppure trovarla insopportabilmente stucchevole; si può apprezzare il loro suonare così incuranti delle mode e della coolness, oppure detestarne la prolissità e il sound spudoratamente anni novanta/alternative-come-si-faceva-ai-tempi-dell’alternative/grandi-temi-e-poca-ironia.

Prendere o lasciare insomma, i Blastema vanno dritti per la propria strada musicale, senza mai smentire i loro intenti. In questa terza tappa del percorso, intitolata Tutto finirà bene, ritroviamo tutti gli elementi che avevamo amato o odiato in Pensieri illuminati e Lo stato in cui sono: Casadei canta sempre come se volesse uscire fuori dalle casse e urlarti in faccia tutto il disagio esistenziale dell’universo – oppure come quello stracciapalle col singhiozzo di Giuliano Sangiorgi; le canzoni sono coraggiosamente lunghe, coraggiosamente tante, il linguaggio è coraggiosamente forbito – oppure le canzoni sono troppe, troppo lunghe, pesanti, chi ha tempo e voglia di ascoltarsi un’ora di rrruock italiano, mio nonno? Piero Pelù?

La verità, come quasi sempre accade, non è bianca o nera.

I Blastema sono un gruppo onesto, convinto di quello che ha da dire, che a volte lo dice bene – soprattutto quando prova qualcosa di diverso, come nell’iniziale La parte pura, con le sue sfumature elettroniche – altre si perde in lungaggini e già sentito – la critica alla società dell’immagine di Orso bianco, non esattamente originale –, a volte trova la giusta misura (Il destino del mondo, equilibrata a dispetto del titolo e del testo a dir poco ambiziosi), altre volte risulta davvero troppo melodrammatico (Tutto finirà bene).

Alti e bassi, quindi, ma sempre meglio che lasciare indifferenti, o no?

Per seguirli potete visitare la loro pagina facebook: https://www.facebook.com/blastema2/

LETIZIA BOGNANNI

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