Passione TV (il cinema nel piccolo schermo) – 29 – Man Seeking Woman

ManSeekingWomanLOCANDINAMan Seeking Woman: il reale che diventa surreale

Prendete la faccia pulita, da tenero sfigato, di Jay Baruchel (visto al cinema in numerose commedie più o meno demenziali e più o meno sentimentali, come Molto Incinta, Tropic Thunder, Lei È Troppo Per Me, Facciamola Finita e molte altre), mettetelo al centro di una serie di delusioni amorose e non solo, condite il racconto con elementi decisamente folli e surreali e avrete un assaggio di quello che è Man Seeking Woman, show televisivo di cui si è recentemente conclusa la seconda stagione su FXX negli Stati Uniti.

Baruchel, in questa commedia atipica, originale e decisamente divertente, interpreta il quasi trentenne Josh e le sue difficoltà nelle varie interrelazioni umane: con le donne, con la famiglia, con i colleghi e con gli amici. Ma raccontarlo così non rende l’idea. Per capire quanto sia assurdo questo telefilm, bisogna guardarlo, perché ogni situazione tipica di qualsiasi essere umano che si rispetti, dalla rottura con una donna ad una mancata promozione al lavoro ad uno screzio con il migliore amico, viene mostrata facendo ricorso alle armi dell’assurdo e a tratti del grottesco.

È così, quindi, che vedremo Josh uscire con un vero e proprio troll; sua sorella Liz fidanzarsi con un Babbo Natale decisamente sui generis; il suo amico Mark dimenticare il suo pene dopo una notte di bagordi in discoteca per poi vederselo restituito dal gestore del locale in una busta di plastica; l’ex fidanzata storica fidanzarsi con Hitler in persona che ha finto la sua morte e che ormai è un ultracentenario in sedia a rotelle; vari plotoni di forze dell’ordine e addetti stampa che spesso seguono i momenti cruciali della vita del ragazzo, tra i quali la conoscenza di una nuova donna, l’invio del primo sms, l’attesa per un appuntamento, il momento della rottura; la ragazza per cui perde la testa che è fidanzata con Gesù, con cui è difficilissimo competere e si potrebbe continuare a lungo. Ma non aspettatevi uno J.D. di Scrubs al quadrato (e chi ha seguito la mitica sit-com sa di cosa stiamo parlando). Perché tutte queste fantasie non sono sognate ad occhi aperti o chiusi dal protagonista, ma sono mostrate come realtà dei fatti, comunemente accettata da tutti i personaggi che appaiono sullo schermo, come se si trattasse, per l’appunto, della normalità.

La semplicità e, se vogliamo, la banalità, delle situazioni mostrate, quindi, trovano un contraltare nella notevole strada ManSeekingWomanintrapresa per raccontarle. Trattasi, ovviamente, di una classica commedia indie dai toni sentimentali, perché al centro di tutto c’è il cuore del tenero e a tratti ingenuo protagonista, cuore che in un episodio diventa vera e propria parte integrante della scena con tanto di esorcismo per dimenticare la ex. In ogni episodio, dunque, tramite le situazioni surreali e paradossali che ci lasceranno sempre più a bocca aperta, in realtà ritroviamo i cliché e i prevedibili schemi di ogni relazione umana che si rispetti e, spesso, veniamo colpiti e trascinati dal carattere irresistibile e “fannullone” del migliore amico Mark e dalla pragmaticità e schiettezza della sorella Liz.

Paradossalmente c’è anche il tempo per intenerirsi, seguendo l’estrema difficoltà del protagonista a trovare una persona con cui condividere appieno la sua esistenza, trascinata in una triste solitudine sentimentale, da cui cerca di uscire barcamenandosi in sfortunate situazioni sempre più entusiasmanti all’inizio e deludenti alla fine. Nel mezzo, mostri, alieni, mega-robot, personaggi illustri e tante illusioni infrante.

Va da sé che la metafora e l’allegoria sono le chiavi di lettura per godere appieno di questa serie, ideata dall’umorista Simon Rich, tra gli autori del Saturday Night Live, nonché scrittore del libro da cui lo stesso show è tratto. Le prime due serie andate in onda negli USA sono composte da dieci episodi ciascuna, per cui, in attesa della terza stagione, non vi costerà molto recuperare questo piccolo gioiellino di grande acume e ironia, ma anche di particolare finezza e intensità.

ManSeekingWomanTeacupMiglior episodio 1×09 – Teacup

In due soli episodi, quello in questione e un altro della seconda stagione, Man Seeking Woman si è trasformato in Woman Seeking Man, adottando il punto di vista di Liz, la sorella del protagonista, e raccontando tutto tramite il suo sguardo, forse più maturo e complesso, ma similarmente disilluso e triste.
In questa puntata Liz cerca di andare avanti dopo aver rotto con il suo compagno, ritrovandosi in preda alle sue insicurezze, soprattutto dopo un tè pomeridiano con alcune bambine di circa sette anni che si ritrovano a parlare di anelli di fidanzamento e matrimoni, facendo i conti sull’età ormai, per loro, avanzatissima della ragazza.
Con le idee apparentemente più decise in merito alla persona che vorrebbe accanto, Liz, quindi, come una novella Frankenstein, costruisce il suo uomo perfetto su misura, adattandolo alle sue esigenze. Per non rovinarvi la sorpresa, però, non vi diciamo né cosa ne verrà fuori, né, soprattutto, come andrà a finire per Liz. Un indizio, comunque, ve lo diamo: sicuramente non sarà più fortunata di suo fratello!

ALESSANDRA CAVISI

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