Thumbnail: uno sguardo su Vannini

THUMBNAIL1.Chi sei, da dove vieni e che musica proponi.

Francesco Vannini dal profondo Sud (Palermo)! Propongo la musica che mi piace, qualcuno dice sia musica cantautoriale, qualcuno si spinge fino al blues, qualche altro parla di pop d’autore. Io dico che propongo la mia musica senza troppe preoccupazioni riguardo le etichette di genere.

2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di te?

No, non aveva bisogno di me. Aveva sicuramente bisogna de Il Volo o dei Modà, al limite della Amoroso. Io che duetto con Kuzminac e Aida Satta Flores che cosa posso mai rappresentare? Diciamo che faccio musica perché ho la fortuna/sfortuna di saper fare solo questo. Diciamo pure dunque che sono incastrato qui e quando è possibile, nonostante tutto, cerco di godermela.

3.Se tu fossi una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al tuo sound?

Segui la via principale De Gregori, al primo semaforo svolta in via Graziani e da lì, circa 500 metri a sinistra entra in piazza E. Bennato, dove noterai, al centro della piazza il monumento a Cash. Alla fine della piazza c’è il Bar Cohen. Bene, c’è una viuzza alla destra di questo bar, via Battisti che devi percorrere interamente per finire in piazzetta Gaber, dove c’è De Andrè che suona la chitarra con la sigaretta accesa incastrata tra la paletta e le corde e attorno a sé ha Brunori, Dimartino, Bondì, Carnesi, Il Pan Del Diavolo, Paletti e un po’ più in disparte, timido, Iosonouncane e altri che però non riconosco, del resto sono un navigatore, mica un lettore mp3! Sei arrivato a destinazione!

4.Il brano del tuo repertorio che preferisci e perché questa scelta. Vannini1

Domanda da “centomilionididollaringettonidoro”! Una canzone che amo particolarmente, perché è divertente da suonare, per l’argomento serio in contrapposizione alla musica “leggera”, perché si fa ascoltare facilmente, è Bomboletta Spray: https://francescovannini.bandcamp.com/track/bomboletta-spray.

Qui c’è il video: https://www.youtube.com/watch?v=dPnbNoaftlA.

5.Il disco che ti ha cambiato la vita.

American IV: The Man Comes Around di Johnny Cash. Una semplicità commovente e una voce che “fa reparto da sola”.

6.Il tuo live più bello e quello invece peggio organizzato.

Ricordo con molto piacere il concerto tenuto nel 2014 a Roma all’interno dell’Eclettica Fest, in apertura dello spettacolo teatrale di Ascanio Celestini. Chitarra, stomp box, armoniche e voce.

Il concerto peggio organizzato in assoluto penso sia stato un concerto in piazza, in provincia di Palermo andato a singhiozzo, causa inesperienza del fonico che riuscì a bruciare tre finali di potenza in meno di due ore, costringendoci a dei set totalmente acustici giù dal palco, in mezzo alla gente (a dire il vero molto divertenti e più intimi) tra una sostituzione di finale e un’altra. In fin dei conti forse ho sbagliato esempio!

7.Il locale di musica dal vivo secondo te ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove hai suonato o ascoltato concerti di altri.

Esistono (e i musicisti lo sanno bene) locali buoni e locali cattivi. Quelli buoni vanno avanti e vengono valutati bene, frequentati dal mondo musicale e artistico oltre che dagli appassionati. Quelli cattivi restano, prima o poi, vuoti. Credo succeda così ovunque. Posso solo dire che il copione che mi si è sempre presentato davanti  è lo stesso: pochi mesi dopo aver riscontrato personalmente che un locale non rispetta i musicisti, il loro lavoro e la loro arte, il locale in questione è fallito. Fortunatamente esiste una buona rete di comunicazione tra musicisti, che permettono di sapere in anticipo cosa aspettarsi da un locale piuttosto che da un altro. Se proprio devo fare un nome, farò il nome di un ottimo locale che purtroppo non esiste più: il Mikalsa di Pasquale e Marina, a Palermo.

Vannini28.Le tre migliori band emergenti della tua regione.

Amo Il Pan del Diavolo (folk rock): https://www.youtube.com/watch?v=HISKAnB7wa0;

Waines (r’n’r, blues): https://www.youtube.com/watch?v=HGGPDD9mIbg;

Alessio Bondì (folk, cantautore): https://www.youtube.com/watch?v=NhfCB0gld-A.

9.Come seguirti, contattarti, scambiare pareri con te.

Esiste ancora MySpace? (quante persone vere ci ho conosciuto e sono rimaste nella mia vita!). Comunque meglio usare i contatti più recenti:

Facebook: https://www.facebook.com/francesco.vannini.dinecessitavvirtu/

Sito personale: http://francescovannini.jimdo.com/

indirizzo e-mail: francesco.vannini.dnv@gmail.com

10.La decima domanda, che mancava: “Fatti una domanda e datti una risposta”.

D: In che modo la musica influenza la tua giornata, le tue decisioni, la tua vita?

R: Ho iniziato a studiare e quindi far musica a quasi sei anni e da quel momento ogni singolo giorno della mia vita ha compreso lo studio, l’ascolto, la produzione di musica. Quando hai sempre vissuto con la musica, non averla sarebbe molto strano, averla sempre nei tuoi pensieri invece è la normalità. La mia prima cotta alle scuole medie è arrivata grazie alla mia tastierina elettronica sulla quale io suonavo Bach e i miei compagni Il Carnevale di Venezia o l’Inno di Mameli a 30 bpm.

Alle scuole superiori, sono andato a cercarmi un corso di teatro dove ho fatto l’attore, ma soprattutto il cantante/musicista. All’università ho scelto il DAMS piuttosto che la facoltà di Astronomia (altra mia passione) e poi ho lasciato un lavoro da agente immobiliare (per fortuna!) per seguire la musica. Oggi mi spacco in due per produrre musica, fare dischi, pensare spettacoli e suonare in giro. Penso che la parola “musica” sia sinonimo di “vita”, altro che influenze! In ogni mia giornata ci sono almeno un paio d’ore di musica suonata, la mia camera è sempre piena di chitarre, tastiere, microfoni vari e non c’è giorno che non mi fermi un attimo, tra gli impegni vari, per suonare e cantare un po’!

Promosso?

DORIANA TOZZI

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