Thumbnail: uno sguardo sui Titor

THUMBNAIL1. Chi siete, da dove venite e che musica proponete.

Ciao I Think Magazine. Grazie innanzitutto per l’attenzione nei nostri confronti! Vi risponde Sabino Pace (cantante).

Siamo Titor, un’hardcore/rock band proveniente da Torino, nata circa nel 2008. La band è composta da quattro musicisti “over 30”, che suonano la voce, la chitarra, il basso e la batteria. Proveniamo da lontani percorsi di (auto)produzione nell’ambito della scena punk, metal e alternative italiana degli anni ’90 e 2000 (Belli Cosi, Distruzione, Sickhead, I Treni All’Alba…).

Le tematiche dei testi sono talvolta ispirate dal concept del crononauta virtuale, John Titor, e allo stesso tempo raccontano anche dell’uomo, cittadino e ospite di questo pianeta, oggi come ieri, in questa “fetta” di occidente.

Ad oggi abbiamo prodotto un Ep nel 2010 ed un disco completo, intitolato Rock Is Back, nel 2012, prodotto da Inri/Metratron, sino a due singoli e relativi videoclip e partecipazione al tributo italiano a Ivan Graziani, con la nostra cover di Motocross (e prossimamente anche una cover di Logica Di Possesso, per disco tributo ai Fluxus, di prossima uscita).

2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?

Il futuro del rock, in Italia, e probabilmente anche il passato, dipenderà dal futuro di Titor e dal sound che sta oggi proponendo alla penisola. Siamo il nuovo sound della Motorcity che si sta riscrivendo. Amiamo i Disciplinatha e Battisti, Ivan Graziani e i Refused. Siamo la nuova Steve Rogers Band e pertanto questo “filo” rosso del rock peninsulare va alimentato.

Rock is back!

3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?

Coordinate spazio temporali, distorsione 0,3 %.

Punti di partenza e punti di arrivo: MC5, Stooges, At The Drive In, Refused, Ac/Dc, Hüsker Dü, Fugazi, Foo Fighters, Germs, Nerorgasmo, Bad Boys, Contrazione, Fluxus, Disciplinatha, No Means No, Victims Family, Primus, Iron Maiden, Tool, King Crimson, Ivan Graziani, Rino Gaetano, Eugenio Finardi, Lucio Dalla, Edoardo Bennato, Avion Travel, Luigi Tenco, Lucio Battisti, Max Gazzè, Daniele Silvestri.

4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta. Titor1

Il nostro Dal 2036. Ascoltatelo e capirete il perché della nostra scelta. È tratto dal nostro primo album ufficiale, Rock Is Back.

Link videoclip: http://www.youtube.com/watch?v=D8pKflcDvLo

Streaming del brano: http://soundcloud.com/titorband

5.Il disco che vi ha cambiato la vita.

Sabino: Kings of Metal (Manowar)

Sandro Serra, il chitarrista: Margin Walker (Fugazi)

Giuseppe Azzariti, il batterista: Never Mind The Bollocks (Sex Pistols)

Francesco Vittori, il bassista: The Number Of The Beast (Iron Maiden).

6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.

Il punto di vista organizzativo di un live non sempre combacia poi con un live che possiamo definire “più bello” per noi. Le variabili possono essere diverse e complesse. Di recente abbiamo suonato allo United Club di Torino dentro una sorta di “gabbia” di metallo (stile Blues Brothers), per tre performances di dieci minuti l’una: un’interessante e anomalo contesto.

Di live male “organizzati” ce ne possono essere stati diversi (pochi, per fortuna) ma un live estivo a Bergamo, due estati fa circa, ha visto l’intera band incazzarsi con sottoscritto cantante per una performance eccessivamente “maleducata” nei confronti… del gruppo!

7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.

Tanti locali di musica live in Italia fanno veramente tanta fatica ad essere valorizzati nonostante la proposta artistica e culturale che talvolta fanno da tanto tempo investendo quantità immense di energie, risorse, competenze e denaro. Chi propone musica live e lo fa con onestà e concretezza di mezzi, senso e criteri organizzativi, va ad oggi supportato enormemente. A Torino il nostro premio va allo Spazio211 e United Club. In Italia la lista sarebbe troppo lunga. Ad esempio il piccolo ma agguerrito Dal Verme di Roma ci è piaciuto molto, o lo Shake di La Spezia, l’Eliogabalo di Fasano (Brindisi) per citarne alcuni

Non trovo ce ne invece siamo di “eccessivamente valutati” quanto invece non molto bene stimati dalla gente perlopiù per mancanza di criteri minimi e di buon senso fondamentali per “fare live” (un impianto voci congruo alle dimensioni del locale, un accoglienza gentile e adeguata, dei criteri minimi di riconoscimento economico e “accomodation” per i musicisti). Non mi va di elencarli anche perché allo stesso tempo andrebbero anche elencate, per coerenza, tutte le bands, gli artisti italiani e i anche i promoters che, allo stesso modo, talvolta non sanno riconoscere e applicare i medesimi criteri dal punto di vista di chi invece suona. Penso sia strapieno di “musicisti maleducati” e sto meditando di scrivere una canzone a questo proposito.

Titor28.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.

Secondo me: Cibo di Torino (suonano grind/rock/pop-hardcore come se Mike Patton, i Melt Banana, i Cripple Bastards si incontrassero all’autogrill con i Negramaro); i Treehorn di Cuneo (i Black Sabbath, i Queens Of The Stone Age, i primi Soundgarden nella campagna della Granda cuneese…) e gli Aleph-Zero di Torino (per i nostalgici dello screamo punk anni ’80-’90…!).

9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.

Per chiacchierare con noi, pagina Titor fanpage su facebook: www.facebook.com/titorband

il sito: www.titor.it

la mail: info@titorband.it

Rispondiamo sempre a tutti!

10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.

D: Chi stiamo aspettando?

R: Titor!

(cit. En Attendant Godot)

DORIANA TOZZI

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