Thumbnail: uno sguardo sui Divano

1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.

Divano è Francesco, Davide, Davide e Mario, romagnoli purosangue: credo che noi si faccia indie pop a medio-bassa fedeltà.

2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?

Il panorama musicale non aveva bisogno di noi, né noi di lui: siamo reciprocamente diffidenti.

3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?

Dovreste impostare De Gregori come meta finale ma con alcuni cambi di tragitto causa – neve: transito Pavement obbligato dopo Artemoltobuffa: si consiglia una sosta all’Ivan Graziani più vicino.

4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.

Per ora sono costretto a dire Il Pezzo È Bello Se Lo Canta Mia Nonna, perché è l’unico uscito (il resto arriva il 2 Febbraio): http://youtu.be/r42rfKVxNZQ.

5.Il disco che vi ha cambiato la vita.

Crooked Rain Crooked Rain dei Pavement.

6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.

Divano è giovane e di live ne ha fatti pochi: ricordo con molto piacere l’ultimo, al Teatrofficina di Livorno assieme ad Ico Gattai e FelpA, già Offlaga Disco Pax: bellissima serata.

Per ora di brutti non ne abbiamo fatti, ma arriveranno, statene certi.

7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.

Mi ripeto: ho un bellissimo ricordo del Teatrofficina a Livorno, in passato ho amato il Materia Off di Parma.

In generale l’indie mi piace ascoltarlo nei posti medio piccoli, non amo i grandi posti con la gente sotto il palco a battere le mani etc…

8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.