Le visioni fantascientifiche di Mirko Dadich nella raccolta di racconti “Hydrostasis”

mirkodadichhydrostasiscopertinaHydrostasis è un’antologia di racconti scritti dal ravennate Mirko Dadich e pubblicata da Dbooks.it come parte della collana Altrisogni presenta, progetto editoriale figlio della rivista digitale Altrisogni, per la quale Dadich aveva già pubblicato tre dei racconti (che compaiono anche in questa sua personale raccolta).

L’antologia è suddivisa sostanzialmente in tre sezioni: nella prima, Alle origini, sono raccolti i primi racconti pubblicati dall’autore, ovvero Doposcuola, Rosso e Propositi di rinascita. Si tratta di racconti di ambito fantascientifico estremamente brevi ma affatto privi di sostanza, tanto da riuscire a mostrare, proprio per questa loro caratteristica, come all’autore siano sufficienti pochissime battute per raccontare una storia ricca di contenuti.

I futuri descritti da Dadich travalicano le pagine e s’imprimono nella mente in un caleidoscopico susseguirsi d’immagini forti, definite e, in un certo qual modo, agghiaccianti. Gli uomini e le donne che popolano le pagine di Dadich prendono corpo e “anima”, ne riconosciamo le paure, le insicurezze, l’egoismo e il “distacco” dell’uomo moderno, ma anche la voglia di rivalsa verso un futuribile che non dovrebbe perdere il senso d’identità che ci contraddistingue. A questo proposito è interessante segnalare il racconto Idrostasi, il cui titolo – nella sua traduzione inglese – dà il nome all’intera raccolta. Questo racconto occupa la seconda parte dell’antologia e racconta di una civiltà aliena emersa sulla terra ferma, dagli abissi marini. Questa popolazione, del tutto simile a ricci di mare, scardina l’antropocentrismo umano e s’impone con finto servilismo, arrivando a rendere gli uomini completamente inutili, relegati a meri “contatti”, al servizio di alieni freddi e calcolatori. A fare da contraltare a questo “vuoto insondabile”, è una “fiamma fuori controllo”, una giovane ragazza fuori dal comune, imprevedibile, pronta a fare tutto il possibile pur di riprendersi una libertà, non imposta, quanto più vera e guadagnata.  Sara, pur non essendo la protagonista del racconto, è reale, tangibile; nonostante la sua storia “brucia” in poche pagine, è impossibile non notare la sostanza e il valore di una vita vissuta a pieno.

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“Rosso” by Paolo Lamanna

Si dischiude qui una delle caratteristiche che rendono encomiabile il lavoro di Dadich: portare sulla pagina personaggi credibili, descritti con poche parole, ma che denotano una tecnica di scrittura precisa, attenta ai particolari, con l’aggiunta di una poetica matura. Nei suoi personaggi possiamo riconoscere un arco narrativo completo, unico, irripetibile. Ogni esistenza ha valore, ha un compito da portare a termine ed è messo verso una meta personale definita.

Nella terza parte dell’antologia, Dopo il lampo, sono raccolte storie che ci ricordano quanto siamo piccoli in questo vasto universo.

Non bisogna però farsi ingannare da futuri così cupi e aspri, perché il seme dell’umanità e del libero arbitrio è duro da estirpare; cresce anche nei terreni più aridi. Pur se l’uomo è chiuso in una scatola di metallo negli abissi, o sta per perdere la libertà, obbligato a vivere un susseguirsi di “vite”, apparentemente senza alcun valore, non smette mai di opporsi, quand’anche è costretto ad arrendersi al sibilo gracchiante della fine.

Un’antologia da leggere e rileggere per scoprire le numerose sfumature della scrittura e delle storie di Mirko Dadich.

Link del libro sul sito dell’editore: https://www.dbooks.it/?s=Hydrostasis&post_type=product

Il blog ufficiale per approfondire: https://hydrostasis.wordpress.com/

La pagina facebook ufficiale del libro: https://www.facebook.com/HydrostasisSF/

GRETA COCCONCELLI

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