Antonello Loreto e il suo blues per reagire alle catastrofi

Se qualcuno di voi non è ancora un tifoso, oggi lo diventerà“. Queste sono state le parole dello stewart che alcuni mesi fa ho seguito in visita a uno dei maggiori stadi italiani, e che mi sono tornate in mente leggendo questo romanzo.

Tutto ruota attorno a una partita di calcio, l’epica finale tra i Santi, ovvero gli studenti del Liceo Classico di Regina, e gli Eroi, i loro compagni del Liceo Scientifico. Ventidue ragazzi che sono pronti a dare tutto per vincere, che accompagnano il desiderio di trionfare a scopi personali tipici dell’adolescenza: dimostrare la propria appartenenza a un gruppo, vendicarsi del rivale in amore, sentirsi finalmente realizzati, catturare l’attenzione di un’innamorata… Molteplici sono le ragioni che li hanno spinti a mettere piede su quel campo in un afoso pomeriggio di primavera.
E dopo quel giorno le loro vite prenderanno pieghe diverse, inaspettate; alcuni realizzeranno i propri sogni, altri li vedranno crollare davanti ai propri occhi. Tutti, però, saranno accomunati da una cosa: saranno spettatori del disastro.

Il cielo si oscura, la terra lancia un urlo agghiacciante“.

Il terremoto. Una calamità che noi italiani conosciamo fin troppo bene. Un evento che porrà fine alla giovinezza di questi ragazzi e li trasformerà rapidamente in adulti, consapevoli che la sofferenza è dietro l’angolo.

Ma come in una partita di calcio, niente è perduto. Bisogna continuare a correre, a cercare il pallone per segnare, o perlomeno per difendersi. Non si può rimediare ai goal subiti, alle vite spezzate, alle anime distrutte, ma si può continuare a lottare nella speranza di riguadagnare punti, di risollevarsi. E come in tutte le partite, ci sarà un vincitore e un perdente. In alcuni casi sarà la morte a vincere, a portarsi via una persona che aveva ancora tanto da fare su questa terra, e sarà inevitabile chiedersi “si poteva fare qualcosa per salvarlo?“. In altri, la vita trionferà, scaccerà il dolore, ricostruirà ciò che ha perduto su fondamenta più solide e durature.

Chi meglio dell’arbitro, colui che tutto governa nel campo da gioco, poteva raccontare questa storia? Syd, coetaneo dei giocatori, è la voce narrante di questo romanzo profondo e sincero, che riflette sull’adolescenza, sull’amicizia, sull’amore, sul dolore, sulle possibilità della vita. Syd ragazzo innamorato, che deve tenere nascosta la sua relazione con Nico, consapevole dello scandalo che potrebbe sollevare. Syd quarantenne che, rivivendo con nostalgia il giorno della tragedia, torna con la memoria ai vecchi tempi e tira le somme sulle vite dei suoi amici negli anni successivi al terremoto. Syd che chiama a sé il lettore per condividere la sua testimonianza.

Giocate e correte con i ragazzi di Regina questa partita per difendere la vita al loro fianco.

Questo il profilo fb dell’autore: https://www.facebook.com/antonello.loreto.9

Questa la pagina del libro sul sito della casa editrice: http://www.progettocultura.it/973-regina-blues-9788833560526.html

JAMES KINOTI

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