L’arte di essere fragili, ovvero Leopardi secondo Alessandro D’Avenia

alessandrodavenialartediesserefragilicopertinaScrittore di successo (Bianca come il latte, rossa come il sangue è stato un fenomeno editoriale e anche cinematografico nella sua trasposizione filmica), ma anche docente al liceo (sembra che il 95% degli scrittori contemporanei abbia una seconda attività), Alessandro D’Avenia in questo suo ultimo libro L’arte di essere fragili – come Leopardi può salvarti la vita, abbandona la stesura romanzesca per stendere piuttosto una via di mezzo tra un saggio e una personale considerazione sull’illustre poeta e pensatore marchigiano Giacomo Leopardi (1798-1837).

D’Avenia parte dal suo primo “incontro” con Giacomo, appena diciassettenne, età ingrata che fa da ponte tra i dubbi dell’adolescente e il presunto ingresso tra gli adulti con la maggiore età.

Giacomo, ragazzo come Alessandro con i suoi dubbi e le sue angosce ma anche con la sua voglia di fare entra prepotentemente nella vita del futuro scrittore per non uscirne più.

D’Avenia continua alternando vita, opere e commenti personali sulla produzione di Leopardi, spiegando il motivo del successo di un poeta morto non ancora trentanovenne ma vissuto in un’epoca remota. Sta in questo la forza di Giacomo, il suo essere avanti, proiettato oltre rispetto al suo tempo e senza aver paura di mostrare quelle debolezze e fragilità che sono poi i suoi punti di forza.

E malgrado molti abbiano mal interpretato o mal trattato il suo pensiero, Leopardi ha sempre saputo entrare nella stanza intima di tanti diciassettenni che poi come D’Avenia hanno continuato a camminare con lui.

Qui la scheda del libro: http://www.mondadoristore.it/arte-essere-fragili-Come-Alessandro-D-Avenia/eai978880466579/

FRANCESCA BARILE

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