::Playlist:: by Giuliano Vozella – Un flusso continuo tra nebbia, sole e onde

giulianovozellaI nostri lettori hanno già conosciuto il cantautore pugliese Giuliano Vozella all’epoca del suo esordio, con Notes Through The Years, del 2012 (qui recensito: https://www.ithinkmagazine.it/recensione-vozella-notes-through-the-years). Per l’occasione intervistammo l’artista (qui l’intervista: https://www.ithinkmagazine.it/intervista-vozella-2012) che in seguito ha dato alle stampe anche Ordinary Miles nel 2014 e da poco tempo il suo terzo album, Learn To Live, che, come descrive la presentazione, consiste in “dieci canzoni in lingua anglosassone che raccontano la voglia di “imparare a vivere” ovunque il corpo e la mente decidano di restare, anche in luoghi apparentemente lontani e contrastanti tra di loro: la metropoli e il paesino di mare, i grattacieli e la natura, i luoghi chiusi e inquietanti e gli spazi aperti ed evocativi. Un disco sotto molti versi autobiografico, che rappresenta una prova di maturità e crescita artistica e che costituisce anche una svolta nella ricerca sonora e nell’approccio compositivo”.

Fedele alle ispirazioni di questo suo lavoro, questa volta Vozella ci regala una playlist esclusiva con alcuni brani che fondono in un unico immaginario scenari di “nebbia, sole e onde”.

Ecco qui la playlist di Giuliano Vozella:

::Playlist:: by Giuliano Vozella: “Un flusso continuo tra nebbia, sole e onde

RY XBerlin

Scura e riflessiva, Berlin, è il modo migliore per rimanere in silenzio nella nostra stanza e iniziare a dedicarci del tempo per rimanere fermi e ascoltare.

Sampha(No One Knows Me) Like The Piano

Rimaniamo nella stanza ancora un po’, con Sampha e il suo piano, per aspettare che il sole inizi a splendere ad illuminare il percorso della giornata.

Anderson .Paak Come Down

Con Anderson .Paak possiamo davvero cominciare la giornata con la giusta carica senza perdere di vista il giusto groove per le nostre orecchie.

Jordan RakeiAlright

Con Rakei il groove diventa più morbido ma la testa continua ad ondeggiare.

Kim ChurchillWindow To The Sky

Ritornando nella parte folk c’è Kim Churchill che con la sua finestra sul cielo decreta il pieno ritmo della giornata.

Bon IverOver Soon

Con Bon Iver ritorniamo un po’ nell’oscurità del folk contaminato dal noise, loop riflessivi, elettronica d’ambiente e la sensazione di essere avvolti nella nebbia che ci permette di assentarci e dedicarci del tempo.

The StavesMake It Holy

Nel filone di nebbia e introversione ci rimaniamo con il trio di ragazze dal nome The Staves e le loro voci armonizzate alla perfezione.

Charles MingusDevil Woman

Se di ragazze parlavamo prima e di introversione con i loro suoni, Mingus ci porta nell’aspetto più black facendoci ascoltare Devil Woman e ritornando così ad ondeggiare la testa.

Gary Clurk Jr.Blak And Blu

Rimaniamo nel lato black e continuiamo con una dose di groove di Gary Clurck Jr. e il suo lato roots & wild.

John MayerEmojy Of A Wave

Chiudiamo con John Mayer questa giornata tra introversione e nebbia alternata al sole, sull’onda della sua ballad, che ci permette di tornare in stanza e rischiacciare play dall’inizio.

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