Incontriamo Papa Cloaca della Baracca Sound per scoprire il suo album solista “Under Mi Sound”

Papa Cloaca, membro attivo della crew romana Baracca Sound, è sulla scena reggae italiana dagli inizi degli anni ’90. Under Mi Sound è il suo primo disco da solista della cui nascita ci racconta in questa intervista, in cui trova spazio anche un cenno sulla sua storica crew e quattro chiacchiere sulla sua passione per la musica black.

PapaCloacaCiao Papa Cloaca, mi sono sempre chiesta come mai l’idea di questo nome d’arte… Vuoi raccontarcelo?

Ciao, è un soprannome che mi hanno dato i miei amici quando ero giovanotto e che tutt’ora mi porto dietro. Pensa che anche mia madre mi chiama “cloaca”, forse per il mio essere abbastanza spartano e… nomade. Papa invece è un appellativo d’arte con cui i miei compagni d’avventura musicale mi chiamano per lo stile con cui cantavo sopra i riddim.

Quando è nata la tua passione per la black music?

La passione per la musica reggae è nata nei primi anni ’90 quando ho toccato con mano, sentito con orecchie e apprezzato con il cuore i primi sound system nel centro sociale del mio quartiere “Auro e Marco”. La valanga di bassi che caratterizza un sound system reggae non è solo un piacere “audio” ma è qualcosa che stravolge i brani, li rende più rotondi e più pieni sotto tutti i punti di vista. Poi ci sono stati i primi dischi 7 pollici che hanno aperto la strada ad una passione infinita per il vinile e per i B-side. Quasi tutti i dischi nel lato B hanno inciso “la version”, ossia il brano strumentale dove puoi prendere un microfono e cantarci sopra il tuo free style. La svolta per il movimento del Baracca Sound System è stata a mio avviso l’occupazione di un casale abbandonato nella periferia sud di Roma, dove sono state avviate attività socio-culturali per il quartiere. Grazie al collettivo che si è creato intorno all’occupazione nel 1997 è nato anche il Baracca Sound in pieno stile “posse”.

Come è stato concepito invece il tuo disco Under Mi Sound?

Under Mi Sound è un’autoproduzione Baracca Sound. Si tratta di un disco registrato in maniera molto semplice negli studi del Baracca. A volte le canzoni sono state incise cantando di seguito tutta la canzone, come si dice in gergo “one touch”, senza pause o stacchi. Questo rende il disco molto spontaneo. Volevo riprodurre le sonorità ed il mood che si creano durante una serata con il sound system per questo ho cercato di rendere i brani più veritieri possibili.

Perché la necessità di cantare da solo e non con il resto della crew?

Il disco Under Mi Sound è stata una scommessa con me stesso.BookletJEWELDBOX(4pagg)-xSito.cdr Era giunto il momento di creare qualcosa che fosse totalmente mio nel genere e nello stile. Solo grazie all’apporto ed il sostegno di tutta la banda Baracca comunque è stato possibile realizzarlo. Da sempre ci muoviamo come un collettivo in cui ognuno ha degli spazi suoi condivisi con tutti; Il bello di questa famiglia è che tutti lavoriamo per un obiettivo comune, cercando di realizzare le cose che più ci sembrano interessanti. Questo metodo di autogestire il tempo ed i soldi in maniera collettiva ha permesso, ad esempio, la ricostruzione in tempi brevissimi del sound system andato a fuoco dopo un incendio doloso e l’incisione del disco di Pavese Rudie circa un anno fa.

Qual è la particolarità del tuo album?

Credo che il mio album sia un proseguo a livello sonoro ed interpretativo dell’ultimo lavoro del Baracca Sound, Foundation. I riddim ci riportano alla musica prodotta in Giamaica negli anni ’70 e ’80. I testi sono molto autobiografici; d’altronde nel raggamuffin dj style la particolarità è proprio quella di raccontarsi e raccontare il quotidiano in maniera semplice e comprensibile al popolo. La vena ironica fa parte di me quindi non poteva mancare nei brani che ho composto. Nella canzone d’apertura del disco Che te lo dico a fà, per esempio, parlo delle mie origini e del mondo che mi circonda cogliendo gli aspetti più negativi della società capitalistica, dando però al tempo stesso un messaggio di speranza e di forza partendo proprio dalle peculiarità che ognuno porta con sé.

Dov’è possibile ascoltare la tua musica?

La mia musica, come anche tutti i lavori autoprodotti con il Baracca Sound, sono scaricabili gratuitamente dal sito www.baraccasound.com. Per gli amanti dei supporti audio, invece, il cd Under Mi Sound ed il vinile 7” di Family Man, brano incluso nel cd, sono acquistabili sul sito di reggae shop on line www.I-NITY.com.

Grazie mille e buona musica!

Grazie a voi!

ALESSANDRA MARGIOTTA

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